morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] non si sa come si muore), per indicare l’incertezza circa il tempoe il luogo della morte (o circa la condizione in cui ci può stanchezza (o avere una fame, una sete, un freddo da m., essere stanco da m.); se succedesse a me una cosa simile, morirei ...
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utile
ùtile agg. e s. m. [dal lat. utĭlis, der. di uti «usare»]. – 1. agg. a. Che può usarsi al bisogno, che può servire: oggetti u.; un apparecchio, uno strumento, un elettrodomestico u., molto u.; [...] ; è scaduto il tempo u. per presentare la domanda. b. Che reca o può recare vantaggio, profitto: servizio u.; ricerca u.; fare un lavoro u.; un rimedio, una cura u.; il tuo consiglio mi è stato utilissimo; la sua protezione ti potrà essere molto ...
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languire
v. intr. [dal lat. languēre] (io languisco o lànguo, tu languisci o làngui, ecc.; aus. avere). – 1. a. Essere privo di forze, essere in uno stato prolungato di abbattimento fisico: l. infermo [...] nel proprio letto; era tanto tempo che languiva; sentirsi l., provare una sensazione di vuoto allo stomaco; prov., poco rosseggiano, poi vanno languendo, e pallide finalmente si abbuiano (Foscolo). Di sentimenti, essere debole, fiacco: Qua giù dove ...
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sordo
sórdo agg. [lat. sŭrdus]. – 1. Riferito a persone (o anche ad animali): a. Mancante, in tutto o in parte, della facoltà di percepire i suoni: essere s. dalla nascita; essere s. da un orecchio, [...] ., struggimento, profondo senso d’amarezza, e, con riferimento a persona, essere una lima s., agire di nascosto, senza farsi accorgere. c. fig. Tacito, non manifesto, ma nello stesso tempo forte e profondo: inimicizia, invidia, rivalità s.; provava ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] In generale si possono avere c. stazionarî, o statici, cioè costanti nel tempo, oppure variabili, cioè dipendenti dal tempo. I campi vettoriali possono essere irrotazionali, se è identicamente nulla la circuitazione del campo, ovvero, per un campo di ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] serie si susseguono (o devono susseguirsi) nello spazio, nel tempo o in una successione ideale: o. progressivo; o. con accezioni diverse nelle varie frasi in cui la locuz. è usata: essere nello stesso o. d’idee (di altri), pensarla allo stesso ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] ; Serse per l’Ellesponto si fuggia, Fatto ludibrio agli u. nepoti (Leopardi). e. letter. Che è il più remoto nel tempo passato: si vantava di essere fiorentino fin dalle u. origini della sua famiglia; quindi, per estens., primario, fondamentale ...
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corto
córto agg. [lat. cŭrtus]. – 1. a. Che ha relativamente poca lunghezza o è meno lungo del normale: fiori a gambo c.; fucile a canna c.; spada, pugnale a lama c. (fig., venire ai ferri c., impegnarsi [...] : l’ho visto di corto; ant., di corto, presto, entro breve tempo: udendo Aminadab che la città non si potea più tenere, e che s’avrebbe di corto, mandò al re David ... (Novellino); essere a corto di qualche cosa, scarseggiarne: sono a c. di quattrini ...
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parere2
parére2 v. intr. [lat. parēre «apparire, mostrarsi»] (pres. pàio, pari, pare, paiamo, paréte, pàiono [ant. paro, pariamo, pàrono]; pass. rem. parvi, parésti, parve, parémmo, paréste, pàrvero [...] c. In molti casi, non esprime contrapposizione fra il sembrare e l’essere, non nega cioè che la persona o la cosa sia anni, a proposito di fatti, passati o futuri, non molto lontani nel tempo ma di cui si sia affievolito il ricordo o dei quali, per ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] questo mese ci hanno dato più (o di più); oppure prezzo: costerà venti euro o anche più; oppure tempo: ci vorrà un’ora e più; questo lavoro deve essere fatto in otto giorni, non più; ho aspettato più di quanto pensassi; o con valore più generico, che ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...