antiquato
agg. [dal lat. antiquatus, part. pass. di antiquare «metter fuori d’uso»]. – 1. Limitato all’uso antico, e perciò non più in uso, disusato: parola, locuzione a., non sentite più come vive; [...] a.; vestiti a.; metodi di educazione ormai antiquati. 2. Che dura da secoli, stabilito o confermato da lungo tempo, inveterato: consuetudini, tradizioni a.; el duca di Ferrara ... non ha retto alli assalti de’ Viniziani ... per altre cagioni ...
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raffrescare
v. intr. [der. di fresco1, col pref. ra-] (io raffrésco, tu raffréschi, ecc.; aus. essere), tosc. – Del tempo, dell’aria, della stagione, diventare fresco, rinfrescare; anche con uso impers.: [...] da qualche giorno è (o anche ha) raffrescato. ...
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pensionato1
pensionato1 s. m. [der. di pensione]. – 1. Istituto in cui alloggiano a pensione studenti per la durata di un corso di studî: p. per studentesse, per studenti stranieri; p. retto da religiosi; [...] dei giovani con disagi sociali e per il loro avviamento al lavoro. 2. Premio o borsa di studio consistente nel diritto di essere ospitati in un pensionato: p. artistico nazionale, borsa di studio che si dava un tempo ad artisti (pittori, scultori ...
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frazionabile
frazionàbile agg. [der. di frazionare]. – Che può essere frazionato: il pagamento è f. in sei rate; nel linguaggio banc., credito f., credito utilizzabile in più volte durante il tempo di [...] validità della sua concessione ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] (o semplicem. idea), la categoria ultima, sintesi suprema dell’esseree del pensiero; in A. Fouillée (1838-1912), idee-forze ancora ecc.), di cosa che avrebbe avuto realtà solo in un tempo futuro; tu eri ancora nel mondo delle i., risposta che viene ...
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tramandare
v. tr. [der. di mandare, col pref. tra-]. – 1. Trasmettere nel tempo, da una generazione a un’altra, notizie, fatti, tradizioni, valori spirituali: t. la fama, la memoria di un atto eroico; [...] compiere azioni degne d’essere tramandate ai posteri; un’usanza che si tramanda dalle più antiche età; le antiche cronache ricordano espellere: fiori che tramandano un grato odore; tale si è nella seppia quell’umor nero che tramanda, chiamato ῾ ...
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selvatichezza
selvatichézza (tosc. e region. salvatichézza) s. f. [der. di selvatico, salvatico]. – L’essere selvatico; spec. in senso fig., poca socievolezza, scontrosità, ritrosia: s. di carattere, [...] di abitudini; per quanto lo conoscessi da tempo, mi trattava sempre con la stessa selvatichezza. Letter., rusticità, rozzezza: questa sciagurata lingua d’Italia, tutta ancora irta di selvatichezza dantesca (Carducci). ...
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sfagiolare
v. intr. [der. di fagiolo (prob. con riferimento al voto favorevole che si esprimeva un tempo ponendo nell’urna un fagiolo), col pref. s- (nel sign. 5)] (io sfagiòlo, ecc.; aus. essere), fam. [...] – Andare a genio (o, come anche si dice, a fagiolo): questo lavoro non mi sfagiola; quella gente non m’è mai sfagiolata. ...
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anzianita
anzianità s. f. [der. di anziano]. – 1. L’essere anziano, condizione di anziano: data la sua a., ha diritto al vostro rispetto. 2. Nel rapporto di lavoro, pubblico o privato, il tempo trascorso [...] dall’inizio del rapporto stesso; il tempo trascorso in un determinato grado gerarchico; più genericam., il tempo da cui si ricopre un ufficio, si svolge un’attività, e sim.: a. di servizio; riconoscere a un impiegato un determinato periodo di a.; per ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), [...] massimo innalzamento sul livello medio (per l’uso fig. della frase essere sulla cresta dell’o., v. cresta1, n. 7); valle ( o., il dislivello tra la cresta e il cavo di un’onda; periodo di un’o., l’intervallo di tempo che intercorre tra il formarsi di ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...