fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] prep. di: aspettami di f.; ho pulito i vetri di dentro e di f.; andar di f., versarsi da un recipiente, tracimare (detto . della società, f. del proprio tempo; dichiarare f. pericolo, ecc. Con riferimento al tempo: essere f. dell’inverno; frutti f. ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] come primo, secondo, ecc., stato. c. Modo d’esseree di vivere degli uomini, considerati come gruppi sociali: per condursi al presente s. di civiltà non ancora perfetta, quanto tempo hanno dovuto penare questi tali popoli? (Leopardi); indigeni che ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] tempoe luogo (ant., anche a luogo etempo), al momento opportuno: ogni cosa va fatta a tempoe l.; e analogam.: glielo dirò quando mi parrà tempoe ragione; diamo l. a più nobili argomenti; esser seguito o sostituito da: i pensieri si affacciavano ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] le file di soldati schierati; la processione è passata in mezzo a due fitte ali di popolo; la palla gli passò fra le gambe. Con altro sign., intercorrere, essere in mezzo, soprattutto in senso fig.: un tempo fra loro passavano buoni rapporti; tra i ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] a colpire. In senso fig., modo di agire, di procedere: ètempo di cambiare gioco. b. Ciò che si mette in gioco come pezzo del gioco. Per analogia, assortimento di cose destinate a essere usate insieme; in partic., nell’attrezzatura navale, il corredo ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] caratteristica di essere uno, solo uno e non più di uno (contrapp. a molteplicità e pluralità): affermare l’u. dello spirito umano, l’u. della coscienza; il mistero dell’u. e della trinità di Dio, nella teologia cattolica; u. di tempo, di luogo e di ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] lavoro per un limitato periodo di tempo, generalmente molto breve, e a carattere occasionale (attività lavorativa stagionale, sostituzione di lavoratori assenti, prestazioni straordinarie, e sim.); può essere prorogato, con il consenso del lavoratore ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] ; a. in là con gli anni, invecchiare. In musica, a. a tempo, tenere il ritmo. Di cose: a. per le mani di tutti, essere toccato da tutti; di libri e giornali, essere molto diffuso; in tipografia, a. in macchina, cominciarsi a stampare: il giornale ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] equivale a «molto»: l’ho atteso per l. tempo; da l. tempo appresi Ad esser forte (V. Monti). Di suono, di parole: nota l.; un l. suono di campane; un l. squillo di tromba; Mutar lor canto in un «Oh!» lungo e roco (Dante); Il gemer l. di persona morta ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] , o completiva di altri verbi: a. Seguìto da un participio passato, sostituisce essere nella formazione dei tempi passivi, limitatamente a quelli nei quali l’ausiliare è un tempo semplice: viene, veniva, verrà, venga, venisse lodato da tutti, per ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...