sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] ., è testardo, ma il bastone lo sente!, è un è un egoista che non sente nulla, privo di sensibilità, di affettività. Assol., e con valore generico, avere ricchezza di contenuto sentimentale: Sentir, riprese, e meditar ... (Manzoni, affermando essere ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] esseree in qualche sign. avere). – 1. a. Avere forza, potenza, autorità e prestigio. Letter. o poco usato in riferimento a persone o divinità: qui dentro, o in ufficio, lui non vale (più com. non conta) nulla fatti, rimedî, ecc.: il mio ricorso l’ho ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] più che «stanco»; anche il suo silenzio dice qualche cosa; non dire nulla, essere privo di espressione, essere insignificante dal punto di vista estetico (ha una faccia che non dice nulla; questi versi non mi dicono nulla; è un quadro che non dice ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] di testa mia; ritengo m. tacere; spesso il verbo essereè sottinteso: m. non far nulla che far male. Comunissimo in proverbî: è m. un uovo oggi che una gallina domani; è m. un asino vivo che un dottore morto; è m. consumar le scarpe che le lenzuola ...
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desiderare
(ant. disiderare) v. tr. [dal lat. desiderare, foggiato su considerare; propr. «sentir la mancanza di»] (io desìdero, ecc.). – 1. Provare desiderio di qualche cosa; volere fortemente quanto [...] lasciava molto a d.; il tuo scritto lascia parecchio a d. per la forma; quanto a puntualità, lascia molto a d.; non lasciar nulla a d., essere perfetto, corrispondere pienamente alle esigenze: è un servizio che non lascia nulla a desiderare. 2. Aver ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] capire, d’intuire, di giudicare con la vista: al suo o. esperto nulla sfugge; io ormai ho l’o. a queste cose; o. clinico (v colori violenti e male assortiti, o di opera che, per essere disarmonica, sproporzionata, offende la vista eil senso della ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] che le parole rendano esattamente il nostro pensiero e non dicano nulla di più di ciò che intendiamo dire, per evitare di comprometterci, e sim. Gettare, buttare, sprecare le p., parlare inutilmente, senza essere ascoltati, senza ottenere l’effetto ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] sostantivato: sei un b. a nulla); spesso iron.: sei b. solo a perder tempo; non è b. ad altro che a sciupare la roba; region., non esser b. di, non essere capace (e, in qualche caso, non avere il coraggio): non è proprio buona di cucinare; non sei ...
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ostare
(ant. obstare) v. intr. [dal lat. obstare, comp. di ob- e stare, propr. «stare di contro» e quindi «opporsi, contrastare»] (io òsto, ecc.; non è usato il pass. rem. né il part. pass., e quindi [...] .: chiedere, concedere ilnulla osta. ◆ Part. pres. ostante (ant.), di persona o cosa che è d’impedimento, che si oppone: la luce divina è penetrante Per l’universo secondo ch’è degno, Sì che nulla le puote essere ostante (Dante). È usato soprattutto ...
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sgomentare
v. tr. [prob. lat. *excommentare «turbare», comp. di ex- e commentari «riflettere», der. di mens mentis «mente»] (io sgoménto, ecc.). – Causare, incutere sgomento: ogni minima avversità lo [...] pron., sgomentarsi, sentire sgomento, essere atterrito: è uno sfegatato che non si sgomenta di nulla; chi non si sgomenterebbe davanti , sfiduciato, incapace di reagire per il timore o lo sbigottimento: essere, restare sgomentati; per estens., che ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...