deontico
deòntico agg. [der. del gr. (τό) δέον -οντος «il dovere»] (pl. m. -ci). – Propr., che riguarda il dovere, che si riferisce all’obbligatorietà. Il termine è usato quasi esclusivam. nella locuz. [...] di recente formulazione, che, sulla base di principî quali «nulla può essere comandato e vietato al tempo stesso», regola le proposizioni che coinvolgono le idee di obbligo, permesso e divieto (dovere, potere, non dovere); si distingue pertanto dalla ...
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bronzo
brónżo s. m. [prob. dal pers. birinǵ «rame»]. – 1. Categoria di leghe metalliche in cui entrano come componenti principali il rame (in proporzione superiore al 70%: fra l’85 eil 90%, per es., [...] assol. il bronzo: l’Italia ha conquistato il b. e sim., o di sonorità: petto, stomaco, salute di b., forte, resistente (più com. di ferro); voce di b., sonora, robusta; essere, avere una faccia di b., di persona impudente, che non si vergogna di nulla ...
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quatto
agg. [lat. coactus, part. pass. di cogĕre «raccogliere, ammassare, costringere»; cfr. coatto]. – Rannicchiato a terra o addossato a un riparo, per lo più cercando di non fare rumore, per non essere [...] vedere (Boccaccio); non gridò e non domandò nulla; stette quatto nel buio, in attesa (Quarantotti Gambini). È di norma ripetuto: se ne stava quatto quatto in un cantuccio; il cane s’era accucciato quatto quatto dietro una poltrona; o tu che siedi Tra ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in [...] f′(x) (che può essere scritta anche y′, Df(x), df/dx, ecc.) è una nuova funzione che rappresenta il limite (ove esista) del parallela all’asse delle ascisse, la derivata ènulla (uguale a zero), il che significa che per un incremento infinitesimo ...
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impressionare
v. tr. [der. di impressione] (io impressióno, ecc.). – 1. Propr., produrre, comunicare un’impressione. In senso fisico, si dice soprattutto dell’azione fotochimica esercitata dai raggi [...] intr. pron. con valore passivo: il bromuro d’argento s’impressiona alla luce essere disposto a ricevere con violenza le impressioni: s’impressionò visibilmente al mio racconto; è ; rientrò in casa facendo finta di nulla, ma si vedeva ch’era molto ...
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mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai [...] di un no (v. giammai): «Ti riconosci sconfitto?» «Mai»; «Accetterai la proposta?» «Mai»; può anche essere rafforzato: mai più; mai e poi mai. Con valore di s. m., scherz., il giorno del mai, il giorno di san Mai, un giorno che non verrà. 3. In frasi ...
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contratto di soggiorno
loc. s.le m. Contratto di lavoro che consente a un cittadino extracomunitario di soggiornare e lavorare regolarmente in Italia. ◆ Immigrati, i Ds contro [Umberto] Bossi e [Roberto] [...] connazionale a svelargli il raggiro. Scopre di non essere stato il primo. Disperato, entra a far parte dell’esercito dei braccianti a giornata reclutati dai caporali. E poiché la validità del nulla osta per il lavoro stagionale è subordinata alla ...
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disordinare
diṡordinare v. tr. e intr. [comp. di dis-1 e ordinare] (io diṡórdino, ecc.). – 1. tr. a. Mettere in disordine, mettere sottosopra, scompigliare: d. le carte, l’armadio; il vento le disordinava [...] si capisce più nulla. 2. intr. pron. a. Scompigliarsi, perturbarsi, confondersi: fra ordini e contrordini tutto il povero di pagare la sua decima che il ricco la sua (Guicciardini). 3. intr. (aus. avere), ant. o poco com. Eccedere, trasmodare, essere ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] macchie con la benzina; gli levò dalle mani il bastone; non c’è da l. una virgola, non c’ènulla da aggiungere né da l. (di scritto o levarsi il pane (o il boccone) di bocca, essere pronti a qualsiasi sacrificio in vantaggio d’altri: si leva il pane ...
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probabilita
probabilità s. f. [dal lat. probabilĭtas -atis]. – 1. Carattere di ciò che è probabile; condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere, o che, fra più fatti ed eventi [...] . verrò anch’io con voi; c’è ancora qualche p. che si faccia in tempo; una p. minima, nulla, o massima, elevata; spesso al plur il calcolo delle probabilità può essere formulato in modo assiomatico: si considera l’insieme di tutti i possibili eventi e ...
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Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...