formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] il modello, l’essere ideale di una cosa (accezione che deriva direttamente dalla forma di Platone); e principio f. è l’essenza stessa della cosa, la sua forma specifica: Virtù diverse esser convegnon frutti Di princìpi f. (Dante). b. Nella scolastica ...
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ocimo
òcimo s. m. [lat. scient. Ocimum, dal lat. class. ocĭmum «basilico», che è dal gr. ὤκιμον]. – Genere di piante labiate con molte specie delle regioni calde: sono erbe o piccoli arbusti, con fiori [...] per lo più in verticilli di sei, riuniti in racemi terminali, spesso coltivate come piante aromatiche e per ricavarne l’essenza; la specie più nota è Ocimum basilicum (v. basilico). ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei [...] formale del diritto, con particolare riferimento all’opera Reine Rechtslehre di H. Kelsen, 1934) secondo la quale l’essenza del fenomeno giuridico consiste nella qualificazione da parte del diritto dei varî atti, fatti e comportamenti, i quali perciò ...
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duende
s. m. inv. Fascino ammaliatore, talvolta venato di tristezza e inquietudine; estro ispiratore, creativo. ◆ Il «duende» ha perso Gades ma Gades - Antonio Esteve Ródenas in arte Gades, così come [...] della vita che ha vissuto, non è perfetta, ma quando canta è quello che canta. Duende è questo, il sangue, l’essenza dell’arte, la verità emotiva». (Paola De Carolis, Corriere della sera, 27 maggio 2008, p. 43, Spettacoli).
Dallo spagn. duende.
Già ...
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anomeo
anomèo s. m. [dal lat. tardo anomoeus, gr. ἀνόμοιος, propr. «dissimile»]. – Denominazione di un gruppo di teologi del 4° secolo d. C., seguaci dell’eretico Aezio (detti perciò anche aeziani), [...] che consideravano il Verbo del tutto «dissimile» da Dio Padre; essendo infatti proprio della divinità l’essere ingenerata, il Figlio non parteciperebbe dell’«essenza» del Padre, ma solo della sua «attività». ...
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femminino
(ant. e poet. feminino) agg. [dal lat. femininus, come termine gramm.], letter. – Femminile, cioè proprio, caratteristico della donna: tre furie ... Che membra feminine avieno e atto (Dante); [...] ’accezione grammaticale: genere f.; articolo f. (Varchi). Sostantivato, l’eterno f., espressione del Faust di Goethe (das EwigWeibliche) divenuta d’uso comune per indicare la femminilità nella sua essenza immutabile: l’eterno f. regale (Carducci). ...
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mirbana
s. f. [dal fr. mirbane, di origine sconosciuta]. – Usato soltanto nell’espressione olio (o essenza) di m., altro nome del nitrobenzene. ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita [...] ). c. Che appartiene o è proprio della religione di Cristo: morale c.; dottrina c.; conforme alla dottrina di Cristo, all’essenza del cristianesimo: vita, morte c.; condotta c.; carità cristiana. d. Che ha relazione con il cristianesimo o è da esso ...
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alfa1
alfa1 s. f. o m. [dal gr. ἄλϕα (lat. alpha), di origine semitica: v. alef], invar. – Nome della prima lettera dell’alfabeto greco e del segno che la rappresenta (minuscolo α, maiuscolo A), corrispondente [...] ’omega; anche, l’a. e l’omega di una questione, di una dottrina, di un movimento, e sim., la sua totalità, la sua essenza; nell’Apocalisse («Ego sum alpha et omega, principium et finis», 1,8; 21,6; 22,13), e poi nella tradizione e nell’arte cristiana ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] il suo valore è «vero» (v. valore, nel sign. 4 b). 2. s. m. Ciò che è vero, ciò che è conforme alla reale essenza delle cose (con quest’uso sostantivato, non è rara nel linguaggio poet. la forma apocopata ver). a. In senso ampio e ideale: la ricerca ...
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In filosofia, la natura propria e immutabile delle cose.
Alla substantia, che è la realtà individuale nella sua autonoma esistenza e sussistenza, l’essentia si contrappone come la forma generale, come l’εἶδος platonico che ne costituisce la...
. Estratto che contiene la parte attiva (essenziale) di una droga. Sotto questo nome si comprendono gli olî eterei o essenziali (v. essenziali, olî), i preparati ottenuti trattando una sostanza vegetale con l'alcool, e i preparati concentrati...