panenteismo
s. m. [dal ted. Panentheismus, coniato con le parole gr. πᾶν ἐν ϑεῷ «tutto in Dio»]. – Termine introdotto dal filosofo ted. K. Chr. Krause (1781-1832) per designare la propria concezione [...] metafisica, partecipe dei caratteri del teismo e insieme del panteismo; tale concezione da un lato mantiene Dio nella sua essenza autonoma e distinta, dall’altro vede il mondo come estrinsecazione empirica e temporale dell’eterno principio divino. ...
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omoiusiano
omoiuṡiano (o omeuṡiano) agg. e s. m. [der. del gr. ὁμοιούσιος: v. oltre]. – Nelle polemiche trinitarie del 4° sec., detto dei seguaci del semiarianesimo, i quali, per indicare il rapporto [...] il termine ὁμοούσιος («consustanziale»), sostenuto dagli omousiani, ma preferivano ὁμοιούσιος per sottolineare piuttosto la somiglianza al Padre (gr. ὅμοιος «simile», da essi contrapposto a ὁμός «uguale, identico») anche quanto all’essenza. ...
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comando1
comando1 s. m. [der. di comandare]. – 1. Atto di comandare, ordine impartito; le parole con cui s’impartisce l’ordine; la cosa stessa comandata: dare un c.; aspettare il c.; fare, eseguire i [...] e la funzione stessa, il grado di chi è investito di tale autorità: accettare, assumere un c., e più spesso il c.; l’essenza del c., nella vita, è riuscire a collocarsi in quella posizione di superiorità per cui l’altro sbaglia ciò che sarebbe capace ...
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wintergreen
〈u̯ìntëġriin〉 s. ingl. [comp. di winter «inverno» e green «verde», perché pianta sempreverde], usato in ital. al masch. – Nome con cui negli Stati Uniti d’America è indicata la gaulteria [...] (Gaulteria procumbens). Olio di w. o essenza di w., denominazione delle essenze estratte per macerazione e distillazione delle foglie e dei fiori di piante diverse (in partic. la gaulteria), che contengono una forte percentuale di salicilato di ...
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ladrone
ladróne s. m. [lat. latro -ōnis]. – Ladro di strada, rapinatore che assalta per predare e non esita neanche dinanzi all’assassinio, soprattutto con riferimento a tempi passati: i viaggiatori [...] per virtù del farmaco di cui furono costretti a rivelare il segreto per avere salva la vita; sarebbe stato composto di aceto, essenza d’aglio, ruta e canfora. Gioco dei l., gioco simile alla dama, molto in voga durante l’impero napoleonico. ◆ Dim ...
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sugo
s. m. [lat. sūcus; v. succo] (pl. -ghi). – 1. a. Il liquido contenuto nella polpa di frutti o altri elementi vegetali acquosi (sinon. più com., ma con usi più limitati o più specifici, di succo): [...] e farina bianca, concentrata per ebollizione fino ad assumere una consistenza cremosa. 2. fig. a. Il senso, l’idea fondamentale, l’essenza quale può ricavarsi, quasi spremersi, da un più lungo discorso o da un racconto (cfr. un uso analogo di suco in ...
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laico
làico s. m. e agg. [dal lat. tardo laicus, gr. λαϊκός «del popolo, profano», der. di λαός «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. s. m. (f. -a, non com.) Chi non appartiene allo stato ecclesiastico; nella [...] quale è esclusa ogni ingerenza ecclesiastica e sono riconosciute e difese la piena libertà d’insegnamento e l’essenza critica, antidogmatica, del sapere; Stato l., quello che riconosce l’eguaglianza di tutte le confessioni religiose, senza concedere ...
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convitato
s. m. (f. -a) [part. pass. di convitare]. – Chi è invitato a un banchetto e vi prende parte: tra l’allegria dei c.; gran numero di convitati. Anche, più genericam., che prende parte a un pranzo, [...] e musicali che a tale commedia si rifanno, svanendo però via via l’originario spirito religioso-morale che costituiva l’essenza della commedia e che il convitato di pietra raffigurava. Con uso fig., e molto banalizzato, nel linguaggio giornalistico ...
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semiarianesimo
semiarianéṡimo s. m. [comp. di semi- e arianesimo]. – Nella storia del cristianesimo, forma di arianesimo moderato, originata dalla tesi del vescovo Basilio di Ancira († 362) che, per [...] definire i rapporti tra Padre e Figlio nella Trinità, usava il termine ὁμοιούσιος («simile in essenza») in luogo di ὁμοούσιος («consustanziale») proposto da s. Anastasio e accettato dall’ortodossia. ...
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sagace
agg. [dal lat. sagax -acis, der. di sagire «avere buon fiuto»], letter. – 1. Di cane che ha odorato fine, che è abile nel seguire e nel ritrovare, guidato dall’odorato, la selvaggina: E qual s. [...] . a. Di persona, accorto, perspicace, pronto e acuto nell’intuire e nel valutare i varî elementi di una situazione, nel cogliere l’essenza di qualche cosa: un investigatore s.; un critico s.; e così il s. amante senza costo godé della sua avara donna ...
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In filosofia, la natura propria e immutabile delle cose.
Alla substantia, che è la realtà individuale nella sua autonoma esistenza e sussistenza, l’essentia si contrappone come la forma generale, come l’εἶδος platonico che ne costituisce la...
. Estratto che contiene la parte attiva (essenziale) di una droga. Sotto questo nome si comprendono gli olî eterei o essenziali (v. essenziali, olî), i preparati ottenuti trattando una sostanza vegetale con l'alcool, e i preparati concentrati...