Fabio Rossi
cameriera, cameriere. Finestra di approfondimento
Usi non dispregiativi - Collaboratrice familiare (o collaboratrice domestica), in sigla colf, è l’espressione meno marcata per designare una [...] donna che svolge lavori domestici a pagamento in una casa diversa dalla propria. Sono possibili, benché meno com., anche i masch. collaboratore familiare o domestico. I numerosi sinon. sono ritenuti ora ...
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gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] il successo largo, l’approvazione delle masse [I. Svevo]), anche se il termine al sing. è, in aggiunta, spesso coinvolto in espressioni o locuz. più o meno tecnicizzate e quindi non spreg.: mezzi di comunicazione di massa (spesso designati dall ...
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zebedei /dzebe'dɛi/ s. m. pl. [dal nome di Zebedeo, padre degli apostoli Giacomo e Giovanni], eufem., scherz. - [ghiandole sessuali maschili, quasi esclusivam. nell'espressione rompere gli z.] ≈ (volg.) [...] coglioni, (pop.) corbelli, (lett.) didimi, (pop.) marroni, (volg.) palle, Ⓣ (anat.) testicoli ...
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gentilezza /dʒenti'lets:a/ s. f. [der. di gentile¹]. - 1. (lett.) [il concepire in sé sentimenti che nobilitano, che rendono magnanimi e sim.: g. d'animo] ≈ elevatezza, nobiltà. ↔ viltà, volgarità. 2. [...] , volgarità, [con riferimento ai modi] goffaggine, [con riferimento ai modi] scompostezza. 3. (estens.) [atto, espressione, modo di fare gentili: colmare qualcuno di gentilezze] ≈ attenzione, (fam.) carineria, cortesia, premura. ↔ cafonata ...
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smascellare [der. di mascella, col pref. s- (nel sign. 5)] (io smascèllo, ecc.). - ■ v. tr., non com. [rompere, slogare le mascelle]. ≈ sganasciare. ■ smascellarsi v. intr. pron., iperb. [slogarsi le mascelle [...] a furia di ridere, anche nell'espressione smascellarsi dalle risa] ≈ (fam.) reggersi (o tenersi) la pancia dalle risa, (fam.) ridere a crepapelle, sbellicarsi (dal ridere o dalle risate), (fam.) scompisciarsi (dal ridere), sganasciarsi dallerisa. ...
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mestare v. tr. [lat. ✻mixtare, der. di mixtus, part. pass. di miscēre "mescolare"] (io mésto, ecc.), non com. - 1. [agitare mescolando con un mestolo o altro strumento simile: m. la polenta; m. la malta] [...] , rimescolare, rimestare. ‖ amalgamare, impastare. 2. (fig., fam.) [assol., agire subdolamente per ottenere vantaggi personali, spec. nell'espressione m. nel torbido] ≈ brigare, intorbidare le acque, intrigare, maneggiare, trafficare, tramare. ...
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condoglianza /kondo'ʎantsa/ (ant. condoglienza /kondo'ʎɛntsa/ e condolenza /kondo'lɛntsa/) s. f. [der. di condolersi]. - [spec. al plur., partecipazione al dolore di una persona in occasione di un lutto [...] e, anche, l'espressione di tale partecipazione: fare le c.] ≈ compianto, cordoglio. ↔ augurio, felicitazione, rallegramento. ...
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metafora /me'tafora/ s. f. [dal lat. metaphora, gr. metaphorá "trasferimento"]. - 1. (ling., crit.) [processo espressivo e figura retorica, per cui un vocabolo o una locuzione sono usati per indicare non [...] di similitudine, per es. l'ondeggiare delle spighe o sete di giustizia] ≈ ⇑ traslato. 2. (estens.) [ogni tipo di espressione figurata (come la sineddoche, la metonimia, ecc.)] ≈ figura retorica, traslato, (lett.) tropo. ▲ Locuz. prep.: lett., fuor di ...
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gesto /'dʒɛsto/ s. m. [dal lat. gestus -us, der. di gerĕre "compiere"]. - 1. [movimento del braccio, della mano, del capo, spec. per accompagnare il discorso o per esprimere uno stato d'animo: fare un [...] g. di rabbia, d'impazienza; parlare a gesti] ≈ cenno, mossa, segno. ● Espressione: fig., non fare un gesto [non fare niente per risolvere una situazione, per aiutare chi si trova in difficoltà e sim.] ≈ (volg.) fottersene, (fam.) fregarsene, (fam.) ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta in una catena polipeptidica (➔ espressióne...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...