sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] : che ne so!; ne so assai io!; so assai!; so di molto!; ne so di molto io!, e sim. 4. a. In espressioni fraseologiche: se tu sapessi! ...; oh, se sapessi! ...; se sapeste! e sim., usate per anticipare o introdurre il racconto di fatti gravi, dolorosi ...
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patetico
patètico agg. [dal lat. tardo pathetĭcus, gr. παϑητικός, der. di πάϑος «sofferenza»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di opera, situazione, episodio, atteggiamento e sim. che suscitano un sentimento di [...] cui contrazione provoca la roteazione del globo oculare in basso e all’esterno, contribuendo a conferire al viso un’espressione «patetica». ◆ Accr. pateticóne (f. -a), generalm. come sost. (per lo più iron.), di chi abitualmente assume pose languide ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] le proprietà, la validità e la loro connessione. d. In Kant, di ciò che appartiene alla forma intesa come espressione e attività dello spirito; con altra accezione, morale f., la morale kantiana, in quanto fa consistere l’esser morali nella ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] al suo apice. E l’unica speranza è in una c. risolvitrice, sia pure dissolutrice (Penna); per c. d’identità, espressione riferita anche a gruppi etnici (e diversa da c. dell’identità in psichiatria), v. identità. Nel linguaggio corrente, attraversare ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] sim.; con altro senso: non c’è C. che obbedisca, non c’è C. di fargli capire ragione, ecc., non c’è verso (cfr. l’espressione analoga, e più com., non c’è santi che ...); e al plur.: sportello, che non vi fu cristi Che stesse mai né aperto né serrato ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] ; a f. di pregare, qualche cosa si ottiene; a f. di sentirselo ripetere, finalmente l’ha capito. Cfr. per un uso simile, l’espressione più fam. a furia di ... (v. furia, n. 1 c). b. In forza di, a norma, in virtù di, fondandosi su (soprattutto nel ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il [...] 10/3). Il termine è usato, più in generale, con riferimento a espressioni algebriche: q. di due monomî o polinomî; q. di una espressione A per una espressione B, l’espressione che, moltiplicata per B, dà come risultato A. In teoria degli insiemi, se ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] autore (più com. ricchezza di vocabolario); errore l., con riguardo all’uso o all’interpretazione di un vocabolo, di un’espressione. In usi specifici: valore l., il significato di una parola in quanto considerata dal punto di vista del lessico, non ...
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pazzo
agg. e s. m. (f. -a) [forse alteraz. del lat. patiens «paziente, che patisce» (v. paziente)]. – 1. agg. e s. m. a. Malato di mente; è, come pazzia, termine generico e non tecnico, e ha come sinon. [...] , o mostra comunque poco senno in ciò che fa o dice. In similitudini: rideva, si agitava, urlava come un p.; occhi, sguardo, espressione da p.; ma questi sono discorsi da p.; cose da pazzi!, esclam. di stupore sdegnoso di fronte a cose che sembrano ...
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fossa1
fòssa1 s. f. [lat. fŏssa, der. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Scavatura del terreno, fatta lungo o attraverso i campi per lo scolo delle acque; con questo sign. è oggi più com. fosso. Anticam., [...] o per altri usi: scavare le f. per le viti, per gli ulivi; la f. del letame; la f. dei leoni (per l’espressione Daniele nella f. dei leoni, v. leone); la f. dei serpenti, pozzo costruito in modo che i serpenti non ne possano uscire strisciando lungo ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta in una catena polipeptidica (➔ espressióne...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...