opinione
opinióne (ant. oppinióne) s. f. [dal lat. opinio -onis, affine a opinari «opinare»]. – 1. Concetto che una o più persone si formano riguardo a particolari fatti, fenomeni, manifestazioni, quando, [...] pensi come me. In partic., essere d’o. (o dell’o.), espressione con cui s’introduce la manifestazione del proprio punto di vista circa provvedimenti da a «fatto certo, positivo» nella frase prov. l’aritmetica (o la matematica) non è un’o., a proposito ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] superpotenza): per il mutare delle situazioni politiche, l’espressione non ha avuto sempre per oggetto gli stessi . massima e la p. media). 7. In matematica: a. In aritmetica e in algebra, operazione che consiste nel prodotto di più fattori uguali: ...
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denominatore
denominatóre s. m. [dal lat. mediev. denominator -oris]. – 1. (f. -trice) Propr. (non com.), chi denomina, chi dà il nome. 2. In aritmetica, il numero (o l’espressione numerica) posto sotto [...] più piccolo che è multiplo comune dei denominatori di due o più frazioni. In senso fig., comune d., o d. comune, espressione di uso corrente per indicare l’elemento o l’insieme di elementi che, posseduto da più persone o cose, rende possibile di ...
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sviluppare
v. tr. [der. di viluppo, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. a. ant. o letter. Disfare, sciogliere un viluppo; svolgere, districare ciò che è avviluppato: non riusciva a svilupparsi da quella [...] ; s. un soggetto o un tema musicale, svolgerne i motivi interni (v. sviluppo, n. 4). In matematica, s. un’espressionearitmetica o algebrica, eseguire le operazioni in essa indicate; s. una funzione, esprimerla come somma di una serie. b. Riferito a ...
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aritmetizzazione
aritmetiżżazióne s. f. [der. di aritmetico]. – In logica matematica, a. della matematica, espressione con cui talora si indica il programma sviluppato da alcuni matematici nella seconda [...] una teoria dei numeri reali e, in definitiva, sull’aritmetica. Più in partic., con tale termine si intende un procedimento segni e alle formule di un linguaggio, rendendo così possibile un calcolo matematico delle espressioni che sono prese in esame. ...
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conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] c. di come è avvenuto; tenere conto (seguito da un complemento di specificazione o da una prop. introdotta dall’espressione del fatto che o semplicem. da che), fare la debita valutazione di una circostanza: bisogna tener conto delle sue reazioni ...
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riconoscimento
riconosciménto s. m. [der. di riconoscere]. – L’azione e l’atto di riconoscere, il fatto di venire riconosciuto. 1. a. Identificazione di persone, fatti e situazioni, oggetti e cose: segni [...] potrebbero essere anche i normali caratteri dell’alfabeto e dell’aritmetica). b. Il fatto di riconoscere una persona, un luogo il r. da parte del suo proprietario; in psicologia, falso r., espressione con cui è talvolta tradotto il fr. déjà vu (v.). 2 ...
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unita
unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus «uno»; in alcuni dei sign. concreti, ha risentito l’influenza dell’ingl. unit (che in inglese è distinto da unity)]. – 1. a. Il fatto, la condizione [...] suo interno; poiché, peraltro, l’unità è anzitutto espressione della missione salvifica affidata da Cristo alla Chiesa, essa l’u. logico-aritmetica (ingl. arithmetic logic unit, o ALU) che esegue le operazioni logiche e aritmetiche sui dati contenuti ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] ci dev’essere un termine p. per indicarlo; non è questa l’espressione più p., ma spero che tu mi capisca ugualmente; non riesco a trovare per lo più a improprio o a in senso lato: in aritmetica elementare, divisore p. di un numero, un divisore che ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] nel periodo considerato (generalmente il trimestre solare). In aritmetica elementare, m. comune divisore di numeri interi, il finito e appartenente all’insieme stesso; massimi e minimi, espressione con cui si indica l’oggetto di problemi relativi all ...
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termine
termine in senso generico, elemento di una espressione aritmetica, algebrica o comunque scritta in forma simbolica. In particolare: i termini di un polinomio sono i monomi che lo compongono (in particolare, il termine di grado maggiore...