espressioneespressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o [...] , la frase, con cui si manifesta il pensiero o il sentimento: espressioni d’affetto, d’amore, di gratitudine, di ringraziamento, di dolore; estrazioni di radice, irrazionale nel caso contrario; aritmetica se in essa sono contenuti solo numeri, ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] , dialettica, retorica) e arti del quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia, musica). Facoltà delle a. raffinata; avere sensibilità per l’arte; l’a. per l’a., espressione che risale a V. Cousin (1818), adottata, soprattutto dai poeti della ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento [...] sviluppabili). b. In cartografia, s. conico, lo stesso che proiezione conica. c. In aritmetica e in algebra, s. di un’espressione, l’espressione che si ottiene eseguendo esplicitamente le operazioni indicate (analogam., s. di un determinante, ecc ...
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quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il [...] 10/3). Il termine è usato, più in generale, con riferimento a espressioni algebriche: q. di due monomî o polinomî; q. di una espressione A per una espressione B, l’espressione che, moltiplicata per B, dà come risultato A. In teoria degli insiemi, se ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] dannerai la mia r. (Boccaccio). 6. a. In matematica, il termine è usato soprattutto nelle espressioni r. di una progressione aritmetica e r. di una progressione geometrica, numero esprimente la differenza e, rispettivamente, il rapporto costante tra ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] l’ingl. fitness (v.). In biologia, v. biologico delle proteine, espressione con cui viene indicata la qualità nutritiva delle proteine alimentari. c. In aritmetica, v. di una espressione, il numero che si ottiene eseguendo le operazioni indicate nell ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] , t. di un linguaggio formale, una variabile, una costante o, più in generale, ogni espressione che denota un elemento della struttura che è descritta da quel linguaggio. b. In aritmetica e in algebra, termini di un’addizione, i suoi addendi, di una ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] all’ancora, all’ormeggio, in panna, in secco; com. l’espressione la cosa resti tra noi, di cosa detta in confidenza e che si resta ormai che il ricordo; con riferimento all’operazione aritmetica della sottrazione: se togliamo cinque da sette, resta ...
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quadratico
quadràtico agg. [der. di quadrato2] (pl. m. -ci). – 1. In matematica e nelle applicazioni, relativo all’elevazione a quadrato. È usato in locuzioni di sign. partic., tra le quali: a. Equazioni [...] un numero finito di termini, la radice quadrata della media aritmetica dei quadrati dei termini: è perciò una media di potenze grandezze fisiche, espresso da una relazione di 2° grado: espressione q., legge q., ecc.; misuratore q., rivelatore q., ecc ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] cose create ordine e stato (Bembo); in p. era il Verbo, espressione (lat. in principio erat Verbum) con cui ha inizio il Vangelo secondo trattare di assiomi, di teoremi, ecc.). Per es.: in aritmetica, p. di induzione, assioma che afferma che, se un ...
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termine
termine in senso generico, elemento di una espressione aritmetica, algebrica o comunque scritta in forma simbolica. In particolare: i termini di un polinomio sono i monomi che lo compongono (in particolare, il termine di grado maggiore...