facilitatore
s. m. Chi facilita, rende agevole il conseguimento di qualcosa. ◆ Le imprese, a eccezione dei grandi gruppi, non hanno finora usufruito a pieno delle potenzialità offerte dalla rete. Le [...] • «Ma c’è di più -- aggiunge [Rosario] Alescio [amministratore delegato della Società gestione Valle dell’Ippari] --. L’esperienza dei patti che hanno funzionato attira anche l’attenzione di particolari figure che si potrebbero definire “facilitatori ...
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famiglia lunga
loc. s.le f. Famiglia nella quale si integra e si valorizza l’esperienza delle generazioni più anziane, chiamate a collaborare e a partecipare all’educazione dei più giovani, a causa del [...] ritmo di vita sempre più intenso e frenetico dei genitori; usato anche come equivalente dell’espressione «famiglia allungata». ◆ Pendolari i padri e le madri da casa verso l’ufficio o la fabbrica e pendolari ...
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mentale1
mentale1 agg. [dal lat. tardo mentalis, der. di mens mentis «mente»]. – 1. Della mente, relativo alla mente: le facoltà m. (integrità, vigore, indebolimento delle facoltà m.; scherz., essere [...] processo di elaborazione operato dall’artista (v. anche concettuale). Una anticipazione di questo movimento va cercata nell’esperienza dadaista. ◆ Avv. mentalménte, per quanto riguarda la mente: un bambino mentalmente molto, o poco, sviluppato; con ...
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fare sistema
loc. v.le Agire con metodo, seguendo regole e schemi predisposti, e con il concorso coordinato di tutte le energie e le risorse disponibili. ◆ [tit.] «La lezione cinese? L’Italia vince se [...] di ripartire per l’Italia, Ciampi ha però risposto ai giornalisti: «Mettiamola sotto un altro aspetto: cosa ci dice l’esperienza di questa visita di Stato in Cina? Che noi italiani, quando facciamo sistema e lavoriamo insieme, vinciamo. Qui è stato ...
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preconcetto
preconcètto agg. e s. m. [comp. di pre- e del lat. conceptus (part. pass. di concipĕre «concepire»), per traduz. del fr. préconçu]. – 1. agg. Propriam., concepito prima; si dice soprattutto [...] preconcetta. 2. s. m. Convincimento, idea, opinione privi di giustificazioni razionali o non suffragati da conoscenze ed esperienze dirette: il tuo ragionamento parte da un p. erroneo; bisogna giudicare senza preconcetti; talvolta usato in luogo di ...
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bicitaxi
(bici-taxi), s. f. inv. Taxi a pedali. ◆ Da Groningen - raccontava ieri con legittimo orgoglio qualche abitante - si può raggiungere la capitale Amsterdam senza scendere dalla bici, sicuri di [...] Milly Moratti, la sola che si presenta all’appuntamento in bici e che da anni si muove con questo mezzo. Ribadisce per esperienza che «è difficile essere ciclisti a Milano», pensa a cooperative che aggiustino le biciclette, ai bicitaxi e ai bici-pony ...
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abreazione
abreazióne s. f. [comp. della prep. lat. ab «via da» e reazione]. – In psicanalisi, liberazione da inibizioni inconsce di cariche emotive connesse a un trauma, ottenuta in corso di psicoterapia [...] (ipnotica, psicanalitica, psicolitica) mediante la reviviscenza, opportunamente indotta, dell’esperienza sofferta e relegata nel subcosciente. ...
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sala del buco
loc. s.le f. Luogo adibito al consumo vigilato di sostanze stupefacenti. ◆ «Una simile esperienza – riprende [Federico] Parea – è stata tentata lo scorso anno a Roma. Esponenti di An hanno [...] letteralmente occupato quella “sala del buco” impedendone il funzionamento». (Martino Spadari, Corriere della sera, 30 marzo 2001, p. 49, Cronaca di Roma) • La struttura è nata quando governava il premier ...
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lavorante
s. m. e f. [part. pres. di lavorare]. – Chi fa lavori manuali, e spec. chi, in un laboratorio, in un’officina, in una bottega d’artigiano e sim., presta opera subordinata: avere pochi, molti [...] l.; buon l., cattivo l.; le l. della sartoria; l. finito, quello che ha terminato l’apprendistato e, per l’esperienza e l’abilità acquisita, esegue i lavori di maggior impegno e responsabilità (analogam., al femm., l. finita); l. stagionale (meno ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] (analogam., nell’uso più recente: un c. dello schermo, un c. dei romanzi gialli, e sim.); un c. è un’esperienza radicale, un incontro che ci modifica, non un ritrovamento di aspetti reperibili in altri (Giuseppe Pontiggia). b. Con ulteriore estens ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...