trilustre
agg. [comp. di tri- e lustro2], letter. – Di tre lustri, cioè di quindici anni: esperienza, attività t.; una t. convivenza; Sarò qual fui, vivrò com’io son visso, Continüando il mio sospir [...] t. (Petrarca); Voi, donzellette amabili, A cui t. palpita Nel colmo petto il core (Fantoni); estens.: S’inchinano sui balaustri le amiche e guardano il lago, Sognando l’amore presago nei loro bei sogni ...
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nascita
nàscita s. f. [der. di nascere]. – 1. Il nascere, il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto sia con sign. più ampio e generico, come [...] 2 a). Analogam., di animali: la n. dei gattini; abbiamo avuto la n. di un vitellino. Trauma della n., l’esperienza angosciosa e fortemente traumatica che, secondo una controversa teoria psicanalitica, l’individuo vive al momento del nascere, a causa ...
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maturita
maturità s. f. [dal lat. maturĭtas -atis, der. di maturus «maturo»]. – In generale, condizione di ciò che è maturo. In partic.: 1. In botanica, la condizione delle spore, dei semi, e di altri [...] intellettuale, piena e chiara conoscenza dei varî temi e problemi della vita e del sapere, spesso accompagnata da un’adeguata esperienza: un giovane che mostra notevole m. di giudizio; m. spirituale; ha pubblicato uno studio che attesta la sua piena ...
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maturo
agg. [lat. matūrus]. – 1. Con riferimento al mondo vegetale e animale: a. In botanica, di organo che ha raggiunto la fase finale del suo sviluppo morfologico e fisiologico; in partic., di spore, [...] di validità: avere una mente m., un m. discernimento, una capacità di giudizio ormai matura; essere dotato di m. esperienza. d. Approfondito, ben ponderato: dopo m. esame della situazione, fu deliberata la ripresa dei lavori; è una decisione grave ...
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notevole
notévole agg. [der. di notare2]. – 1. Degno di nota, che merita di essere notato: ci sono, o non ci sono state, novità n.; fare un resoconto degli avvenimenti più n. della settimana; città ricca [...] n., di n. forza; un giovane di n. intelligenza o d’intelligenza n.; reperti di n. valore archeologico; acquistare, avere n. esperienza; subire un danno n.; avere n. possibilità finanziarie. Riferito, con uso assol. (e per lo più posposto), a cose o ...
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transfobo
agg. Caratterizzato da un’avversione ossessiva nei confronti dei transessuali. ◆ Pochi giorni fa una ragazza sedicenne a Pesaro è stata accoltellata dalla madre perché si era innamorata di [...] un’altra donna e ha voluto rendere partecipe la madre di questa sua straordinaria esperienza confessandole al contempo il suo essere lesbica e innamorata. In Italia non abbiamo nessun diritto e in questo nuovo clima di criminalizzazione del diverso ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] una quantità, senza alcuna idea di abbondanza: quanto è grande la sala?; non so quanto sia grande la distanza; la mia esperienza è più grande della tua; un tappeto grande 20 m2. 6. Sostantivato con valore neutro, significa la qualità della grandezza ...
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relativita
relatività s. f. [der. di relativo]. – 1. La condizione, la natura e il carattere di ciò che è relativo: r. di un giudizio, di una valutazione, o di un valore, di un’esperienza; r. della conoscenza [...] del reale, in filosofia; r. del tono, in musica. 2. In fisica, genericamente, si parla di relatività quando talune proprietà o grandezze che caratterizzano un ente fisico sono definibili, e assumono quindi ...
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abitudine
abitùdine s. f. [dal lat. habitudo -dĭnis, der. di habĭtus -us «abito»]. – 1. ant. Disposizione o costituzione naturale, struttura: a. del corpo, dell’animo; ogni corpo umano aver la sua particolare [...] a. (Bentivoglio). 2. a. Tendenza a ripetere determinati atti, a rinnovare determinate esperienze (per lo più acquisita con la ripetizione frequente dell’atto o dell’esperienza stessa): avere, prendere, contrarre, perdere un’a.; una buona, una cattiva ...
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se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] come io vi ho detto (= è proprio, è soltanto come io v’ho detto); devi ascoltarmi, se non altro perché ho più esperienza di te (= anche per il solo fatto che ...); non devi fare altro se non attendere i miei ordini (= tranne che, fuorché attendere ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...