sensoriale
agg. [der. di sensorio, sul modello dell’ingl. e fr. sensorial]. – 1. Nel linguaggio biologico e medico, relativo agli organi e alle funzioni di senso specifico: centri s., le zone della corteccia [...] riguarda le percezioni, l’attività dei sensi: facoltà s.; in psicologia, dato s., il contenuto immediato dell’esperienza, appreso senza l’intervento della coscienza (e pertanto distinto dalla percezione e sinon. di sensazione); in psichiatria, anche ...
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sentimentalismo
s. m. [dal fr. sentimentalisme, der. di sentimental «sentimentale»]. – 1. Tendenza a una sentimentalità eccessiva o affettata: un romanzo soffuso di vago s.; il s. del tardo Romanticismo. [...] all’intelletto; s. religioso, la teoria secondo cui la fede non nasce dalla ragione ma dall’affetto; s. psicologico, la considerazione del contenuto della coscienza come avente la sua forma originaria e indifferenziata nell’esperienza del sentimento. ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] s., montare su tutte le furie, arrabbiarsi; al plur., fare qualcosa con tutti i s., con gran cura e attenzione. d. ant. Esperienza, perizia, sapienza: fu di tanto s. nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di ragione civile [= un’arca di ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] , avere di sé un concetto alto o modesto. b. ant. Assol., o con compl. indeterminato (s. poco, non s. nulla), avere conoscenza, esperienza d’una cosa: io ho da più persone inteso che tu se’ savissimo e nelle cose di Dio senti molto avanti (Boccaccio ...
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speculazione
speculazióne s. f. [dal lat. tardo speculatio -onis «esplorazione; indagine filosofica» (v. speculare2); il sign. 2 ricalca il fr. spéculation]. – 1. letter. L’atto dello speculare, il ricercare [...] principio della propria realtà e necessità; nella filosofia kantiana, la forma di conoscenza il cui oggetto trascende ogni esperienza possibile e che pertanto è contrapposta alla conoscenza naturale (l’unica che ha effettivo valore conoscitivo); con ...
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usuale
uṡüale agg. [dal lat. tardo usualis, der. di usus -us «uso2»]. – Che è comunemente usato, comune, ordinario: un’espressione u.; un tempo i cavalli erano i mezzi di trasporto più u.; la lingua, [...] ’u. è evitata. Sostantivato al masch., con valore neutro, ciò che è usuale, solito, consueto: uno spettacolo, un’architettura, un’esperienza fuori dell’usuale. Per estens., di qualità non fine, non scelta, piuttosto ordinaria: roba u.; un servizio di ...
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accertatore ecologico
loc. s.le m. Chi ha il compito di ispezionare e controllare la correttezza delle operazioni di raccolta e smaltimento ecologico dei rifiuti. ◆ Dopo gli accertatori della sosta, [...] in campo, dunque, con il potere di multare, gli «accertatori» ecologici. Le guardie ecologiche, operatori di Seabo con anni di esperienza alle spalle e un «diploma» ad hoc, già da mesi sgridano i distratti e segnalano i luoghi dei rifiuti abbandonati ...
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traumaticita
traumaticità s. f. [der. di traumatico]. – Il fatto, o anche soltanto la possibilità di essere, di riuscire traumatico, di provocare un trauma, soprattutto di natura psichica: t. di un’esperienza, [...] di una delusione; evitare al paziente la t. di un sondaggio gastrico facendo ricorso ad altre metodiche non invasive ...
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traumatico
traumàtico agg. [dal gr. τραυματικός (der. di τραῦμα -ατος «trauma, ferita»), lat. tardo traumatĭcus, riferiti soltanto a rimedio contro le ferite] (pl. m. -ci). – 1. In medicina, che è provocato [...] dell’individuo: nevrosi t., che consegue a un trauma. 3. fig. Che provoca turbamento, sconvolgente: ha avuto un’esperienza t.; la fine dell’infanzia meravigliosa era stata troppo t., troppo debilitante (Domenico Starnone). ◆ Avv. traumaticaménte, a ...
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comprovare
(ant. comprobare) v. tr. [dal lat. comprobare, comp. di con- e probare «approvare»] (io compròvo, ant. compruòvo, ecc.). – 1. Provare, dimostrare efficacemente; si dice di solito di argomenti [...] che si aggiungono ad altri o di fatti che confermino quanto già asserito per vero: regola comprovata dall’esperienza; documenti che comprovano un diritto. 2. ant. Approvare, ratificare. ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...