spesa
spésa s. f. [lat. tardo expēnsa (pecunia, cioè «denaro speso»), part. pass. di expĕndere: v. spendere]. – 1. a. L’atto dello spendere; anche, la somma di denaro che si spende o si cede in cambio [...] in senso fig., imparare a proprie s., pagando di persona, scontando personalmente gli errori fatti, che però possono essere di utile esperienza per sé stesso o per altri: ho imparato a mie s. a guardarmi dai falsi amici; Ché conven ch’altri impare a ...
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imprudenza
imprudènza s. f. [dal lat. imprudentia, der. di imprudens -entis «imprudente»]. – Mancanza di prudenza; atteggiamento di chi, per sventatezza, per eccessiva audacia, per trasgressione delle [...] norme dettate dalla ragione o dall’esperienza, agisce in modo da mettere in pericolo sé stesso o altri o comunque non valuta sufficientemente le possibili conseguenze dannose dei proprî atti: l’incidente è avvenuto per l’i. dell’autista. In senso ...
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insegnamento
insegnaménto s. m. [der. di insegnare]. – 1. a. L’attività e l’ufficio dell’insegnare, in quanto abbia un metodo, una continuità e un oggetto ben definito (arte, mestiere, materia scolastica, [...] ritenere, dimenticare gli i. avuti; trarre frutto dagli i. paterni, materni; tenere conto di un i.; gli i. della storia, dell’esperienza; l’i. di Machiavelli, di Vico, l’alto i. manzoniano (attraverso le loro opere, la loro arte); l’errore altrui vi ...
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background
‹bä′kġraund› s. ingl. [comp. di back «dietro» e ground «terreno, campo»] (pl. backgrounds ‹bä′kġraund∫›), usato in ital. al masch. – Tra i varî sign. che la parola ha in inglese, sono noti [...] un avvenimento, complesso di fatti e circostanze che fanno da sfondo a un avvenimento e lo spiegano; esperienza personale, preparazione tecnica o culturale, e quanto altro (ambiente di provenienza, tradizioni, condizioni, circostanze) concorre alla ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza [...] intellettuale nella fenomenologia di Husserl (v. anche eidetico) ...
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oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] o.; un’esposizione o. degli avvenimenti. b. Che si fonda sull’oggetto, cioè su fatti o cose concrete, sull’esperienza diretta: metodo o., nell’insegnamento, basato sull’attività e sulle osservazioni personali degli studenti. c. Che non dipende dalla ...
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scottatura
s. f. [der. di scottare]. – 1. a. Lo scottare, lo scottarsi e l’essere scottato. b. Con sign. concr., il segno che rimane sulla parte scottata, ustione: farsi una s. a una mano; questa pomata [...] è ottima per le scottature. 2. In senso fig., grave delusione, esperienza spiacevole e dannosa: dopo quella s. è diventato più cauto. 3. region., non com. Infuso, decotto: non valsero a riscaldarlo né il bicchiere di vino bevuto, né la s. di tiglio ...
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vissuto
agg. e s. m. [part. pass. di vivere]. – 1. agg. a. Con sign. attivo, che ha vissuto, in alcune espressioni come un uomo ben v. (poco com.) o mal v. (anche in grafia unita: v. malvissuto) e, con [...] , cui si partecipa e si è partecipato in modo personale e diretto: pagine, frammenti di vita v., esperienze intensamente v.; impersonare, interpretare un personaggio intimamente vissuto. Per la locuz. già vissuto, anche nell’accezione psicologica ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] situazioni, dei rapporti, dei problemi relativi al vivere individuale, familiare e soprattutto sociale: avere, non avere ancora esperienza della v.; sei troppo giovane per conoscere la vita. d. Quanto è necessario per vivere, con particolare riguardo ...
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tentazione
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1. Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova [...] le t. di Budda, di Zarathustra, di Maometto. Con valore soggettivo, la condizione di chi è tentato, cioè l’esperienza del soggetto religioso che subisce l’attrazione di una condotta contrastante con gli ideali della propria religione: non ci indurre ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...