colazionare v. intr. In usi informali, fare colazione | Con uso transitivo, preparare la colazione (con la persona come oggetto diretto). ♦ La sveglia alle 7 pensando di dover lavare vestire e «colazionare» [...] della giornata. Ogni invitato ha trovato una tovaglietta personalizzata con dedica, che conserverà come ricordo della fantastica esperienza. (IcAltoVerbano.edu.it, 2024).
Derivato dal s. f. colazione. La più antica attestazione nell’it. scritto ...
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POV Acronimo ingl. (Point Of View ‘punto di vista’), usato in it. come s. m. inv. per indicare un tipo di ripresa, utilizzato nei social media e nei videogiochi, nel quale il creatore del contenuto non [...] incomprensibili le cose più abituali. Dal meme alla grande letteratura, dalla parodia allo sguardo che combiniamo con la nostra esperienza soggettiva, il POV è una sorta di specchio collettivo che continua a restituirci frammenti inediti di realtà, e ...
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agente di intelligenza artificiale (Agente AI; agente IA; ingl. AI agent; pl. AI agents) loc. s.le m. In informatica, programma software che interagisce con l’ambiente in modo autonomo, raccogliendo dati [...] differenza dei predecessori, sono in grado di operare in modo autonomo, apprendendo e imparando di continuo dalla propria esperienza. Questi sistemi evoluti integrano l’intelligenza artificiale in ogni, singolo, flusso di lavoro e agiscono come veri ...
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libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti [...] questa sentenza di Schopenhauer – per ammettere di aver fallito, malgrado la bravura dirigenziale – in cima al «diario» della loro esperienza di conduttori di uomini e macchine? Lo fa Pier Luigi Celli – che trova sempre il tempo di sdoppiarsi tra ...
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conoscitore
conoscitóre (ant. cognoscitóre) s. m. (f. -trice) [der. di conoscere]. – Chi conosce, spec. chi ha esperienza e competenza di una cosa, e sa perciò giudicarla o apprezzarne il valore: è un [...] buon c. di stampe antiche; è un fine c. di musica. È in genere sinon. di intenditore, ma può, in più, indicare conoscenza morale e spirituale: è un esperto c. del cuore umano; quel conoscitor de le peccata ...
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mediatizzazione
mediatiżżazione s. f. [der. di mediatico, sul modello dell’ingl. mediatization]. – Il complesso degli effetti derivanti dalla progressiva trasformazione del pianeta, in conseguenza della [...] ricevere informazioni da luoghi lontani o lontanissimi (in questo modo un determinato evento locale può essere condizionato o indotto da eventi che abbiano avuto luogo anche a migliaia di chilomentri di distanza): la m. della realtà, dell’esperienza. ...
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mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta [...] ) che per un popolo, una cultura o una civiltà costituisce una spiegazione sia di fenomeni naturali sia dell’esperienza trascendentale, il fondamento del sistema sociale o la giustificazione del significato sacrale che si attribuisce a fatti o a ...
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tampoco
tampòco avv. [dallo spagn. tampoco, comp. di tan «tanto» (lat. tam) e poco «poco»]. – Neppure, nemmeno; è sempre preceduto dalla negazione né: né io t. ho preteso di provarla, ma solo di mostrare [...] come dall’esperienza ... (Galilei). È parola oggi sentita come ant., e perciò di uso raro e soltanto scherz., con il sign. prevalente di «tanto meno»: non ho intenzione di vederlo, né t. di parlargli. ...
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low care
loc. s.le f. e agg.le inv. Lungodegenza; fornito di attrezzature per cure adeguate alle esigenze dei pazienti in condizioni non gravi. ◆ «L’esperienza testimonia che il malato viene trattenuto [...] in ospedale troppo a lungo e anche nel letto sbagliato. Oggi, ci sono almeno tre livelli di cure: l’intensiva, l’high care come la definiscono gli anglosassoni, cioè la degenza vera e propria, e la low ...
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passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), [...] della p.; frenare, domare le p.; spogliarsi delle umane passioni; senza p. non c’è conoscenza, senza p. non c’è esperienza e nemmeno storia (Tiziano Scarpa). b. In partic., violento amore sensuale: essere preso da p. per una donna; essere infiammato ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...