abbreviazione
abbreviazióne s. f. [dal lat. tardo abbreviatio -onis]. – 1. a. Atto, effetto dell’abbreviare: a. di un percorso, di un itinerario, di un corso di studî; in diritto penale, a. di termini, [...] la contrazione viene indicata da segni generici o particolari (punto, apostrofo, e più spesso una lineetta o altro segno soprascritto, per es. Ᾱ per santo o sancto), detti segni d’abbreviazione. 2. a. In linguistica, l’uso della forma ridotta d’una ...
Leggi Tutto
fantasma
s. m. [dal lat. phantasma, gr. ϕάντασμα, der. di ϕαντάζω «mostrare», ϕαντάζομαι «apparire», dal tema ϕαν- di ϕαίνω che, sia nell’attivo sia nel medio ϕαίνομαι, ha gli stessi sign.] (pl. -i). [...] governi democratici in esilio durante l’occupazione tedesca (quelli, per es., dell’Olanda e del Belgio profughi a Londra); in parola f., parola che non ha mai avuto uso reale (per es., un errore d’amanuense o uno sbaglio di stampa) e che tuttavia ...
Leggi Tutto
infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia [...] sim., la cui distanza da particolari enti di riferimento sia molto grande rispetto ad altre lunghezze o distanze significative: per es., in ottica, per oggetti la cui distanza da un sistema ottico sia molto maggiore della distanza focale del sistema ...
Leggi Tutto
immunita
immunità s. f. [dal lat. immunĭtas -atis, der. di immunis: v. immune]. – 1. a. In senso storico, esenzione da oneri pubblici (lat. munera) o aggravî fiscali, secondo un istituto che risale al [...] cose ecclesiastiche e anche i luoghi sacri (rispettivam. i. personali, i. reali, i. locali) sono esenti da taluni gravami; per es., in Italia, l’impignorabilità, per quanto riguarda le cose, e l’esenzione dal servizio militare (finché questo è stato ...
Leggi Tutto
misurazione
miṡurazióne s. f. [der. di misurare]. – L’operazione del misurare, consistente nel confrontare una determinata grandezza fisica con la sua unità di misura, allo scopo di determinare il valore [...] funzionale nota, da altre grandezze misurate direttamente (per es., la misurazione della velocità media di un corpo come parametri arbitrarî) di proprietà qualitative degli oggetti studiati: per es., la m. della durezza di una sostanza solida secondo ...
Leggi Tutto
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] perché un insieme possa essere elemento di un altro insieme, il primo deve essere del tipo immediatamente precedente a quello del secondo (per es., se a è una variabile di tipo 1 e b una variabile di tipo 2, è lecito scrivere a∈b, mentre la scrittura ...
Leggi Tutto
spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi [...] ., la machaira greca, il gladio romano, lo scramasax sassone, ecc.), s. lunga, con lama oltre i 90 cm (come, per es., lo xifos greco, la «spatha» romana di origine celtica, ecc.). Dopo la caduta dell’impero romano si affermò la spada lunga, con lama ...
Leggi Tutto
lega1
léga1 s. f. [der. di legare]. – 1. Accordo temporaneo di due o più stati che si uniscono per il raggiungimento di un fine comune: fare, formare una l.; unirsi, mettersi in l.; stringere una l. [...] II con Venezia e la Spagna contro i Francesi); oppure, proporsi scopi di altro genere, soprattutto economici, come, per es., la l. doganale, unione di più stati indipendenti che si considerano come un unico territorio dal punto di vista doganale ...
Leggi Tutto
predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] frase «il libro è interessante» (si parla in questo caso di aggettivo predicativo); frase p., ridotta al solo predicato (per es., «troppo buffo!»; «ci moviamo?»); in partic, nella grammatica generativa, il sintagma verbale di una frase composta da un ...
Leggi Tutto
sintagma
s. m. [dal gr. σύνταγμα, propriam. «composizione, ordinamento», der. di συντάττω «ordinare» (v. sintassi)] (pl. -i). – Termine introdotto in linguistica da F. de Saussure (1857-1913) per indicare [...] , di livello intermedio tra la parola e la frase (per es., a casa, di corsa, contare su [qualcuno]); in partic lingua, e ripetuto quasi passivamente da chi parla o scrive (per es.: un imbarazzante silenzio, un viaggio di piacere, in un raptus di ...
Leggi Tutto
Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...