massico1
màssico1 agg. [der. di massa] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio scient. e tecn.: a. Che ha massa, sinon. di massivo. b. Che ha rapporto con la massa: proprietà m., che deriva a un corpo dalla sua [...] il rapporto tra la forza agente su un corpo e la sua massa, ossia la forza agente sull’unità di massa del corpo (per es., in newton a chilogrammo); potenza m. di un motore, il rapporto tra la potenza sviluppata da esso e la sua massa, cioè la potenza ...
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parentela
parentèla s. f. [dal lat. tardo parentela, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – 1. a. Il rapporto e il vincolo naturale che lega tra loro persone che discendono l’una dall’altra o [...] ’è tra noi alcuna parentela. In partic., in diritto: p. in linea retta, tra persone di cui una discende dall’altra (per es., tra il figlio e il padre o il nonno che sono suoi ascendenti); p. in linea collaterale, quando le persone hanno un ascendente ...
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condizionale
agg. [dal lat. tardo (dei grammatici e dei giuristi) conditionalis, der. di conditio -onis «condizione»]. – In genere, che esprime condizione, che è sottoposto a una condizione: clausola [...] ., senza essere cioè in relazione con una prop. subordinata, per esprimere dubbio, stupore o ironia in frasi interrogative (per es.: «chi mi potrebbe aiutare?»; «sarebbe quello il grand’uomo?»), o per attenuare la formulazione di un desiderio, di una ...
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pittore
pittóre s. m. (f. -trice) [lat. pictor -ōris, der. di pingĕre «dipingere», part. pass. pictus]. – 1. a. Chi dipinge, chi si dedica all’arte della pittura: p. professionista, dilettante; fare [...] p. di Boston o di Londra), o con la menzione di un elemento decorativo singolare (per es., p. dell’altalena) o ricorrente (per es., p. dei calzari, delle linee rosse), o in altri modi ancora. 3. fig. Chi descrive fatti, situazioni, ambienti, persone ...
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s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma [...] , mentre i composti «adottati» dal latino hanno il pref. es- [v.], come escludere, esplicare, ecc.); la maggioranza è per un indebolimento del significato perfettivo o esaustivo che ha, per es., in exhaurire, efficere e sim. 7. In pochi casi s ...
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sesta1
sèsta1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sesto]. – In relazione con il valore e sign. di numerale ordinale di sesto, è adoperato in espressioni ellittiche nelle quali è facilmente riconoscibile [...] scappava dalle cortine in alto (Verga). 2. In musica: a. Intervallo di sei gradi; nella scala diatonica può essere maggiore (per es. do-la), formata da quattro toni e un semitono, o minore (do-la bemolle), formata da tre toni e due semitoni; entrambi ...
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sala1
sala1 s. f. [dal longob. sala «edificio a una sola stanza; dimora (anche di contadini)»]. – 1. a. Ambiente di una certa ampiezza in abitazioni e in edifici e complessi pubblici e privati, destinato [...] a importanti avvenimenti che vi si sono svolti: s. degli specchi (in varî palazzi); s. degli stemmi; s. del mappamondo (per es., nel Palazzo Venezia a Roma); s. del Tricolore (nel Palazzo del Municipio di Reggio nell’Emilia, dove il 7 gennaio 1797 si ...
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materiale
agg. e s. m. [dal lat. tardo materialis, agg. der. di materia «materia»]. – 1. agg. a. Della materia, che consta di materia, di cose che si presentano come oggetti sensibili e occupano un’estensione [...] materia» cui si riferisce; può quindi opporsi tanto a formale (per es. nella distinzione tra verità materiale e verità formale) quanto a spirituale o delle norme e non nella loro struttura formale (per es., la teoria del diritto come «minimo etico»); ...
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simulazione
simulazióne s. f. [dal lat. simulatio -onis, der. di simulare «simulare»]. – 1. L’atto, il fatto di simulare; in partic., qualsiasi atto o atteggiamento che tende a far sorgere in altri un [...] svolti o si possono svolgere particolari avvenimenti o situazioni (per es., una battaglia, il gioco in borsa, la speculazione basandosi solo in parte sul fattore aleatorio (determinato, per es., dal lancio di un dado o dall’estrazione di carte ...
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grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: [...] geometriche disegnate con cura e in opportuna scala (per es., la soluzione g. di equazioni algebriche, i procedimenti graficaménte, in rapporto alla scrittura: due parole graficamente uguali (per es.: pésca e pèsca quando non si segni l’accento); per ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...