q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri [...] o kü̯; lo spagnolo ha solo le scritture que, qui con la pronuncia ke, ki, e in tutti gli altri casi ha sostituito c a q (per es., cuadro, cuestión). In italiano la q s’incontra solo nel nesso qu seguito da vocale diversa da u, nesso in cui la q ha l ...
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sinonimia
sinonimìa s. f. [dal gr. συνωνυμία (cfr. lat. tardo synonymĭa), der. di συνώνυμος: v. sinonimo]. – 1. a. In linguistica, identità sostanziale di significato tra due o più parole o espressioni [...] non sempre però è totale, sia per sfumature semantiche (per es., scuro e buio), sia per sfumature stilistiche (per es., testardo e ostinato), sia per diversità d’uso (per es., critico e cruciale). Più specificamente: s. relativa (o approssimata), s ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] e un predicato. 2. Con sign. più specifico in logica matematica, attributo o proprietà relativa a uno o anche a più soggetti (per es., «4 è un numero positivo», «le rette a e b sono perpendicolari», «i tre punti A, B, C sono allineati»); quando, come ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] costante fra due elementi di una successione qualunque; per es.: p. di chiodatura, distanza tra due chiodi per indicare le dimensioni della pellicola e in partic. la sua larghezza: per es., nel formato 35 mm il passo è di 19 mm, nel formato 16 ...
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sintesi
sìnteṡi s. f. [dal lat. tardo synthĕsis, gr. σύνϑεσις «composizione», der. di συντίϑημι «mettere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e τίϑημι «porre»)]. – In generale, composizione, combinazione [...] il blu) con diverse intensità dà luogo a quasi tutti i colori percepibili (tale effetto è sfruttato, per es., nella televisione a colori), analogamente alla sottrazione combinata dalla luce bianca di componenti cromatiche tramite strati filtranti di ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] precedute da un’altra consonante, e quelle iniziali assolute di frase fonetica (per es., s, p, l, t di spelta); v. anche grado1, nel 4. Riferito a valore o al nome di una grandezza (per es., la velocità), assume varî significati, tra loro analoghi: a. ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] dei principî e sentimenti di giustizia che si ritiene (come, per es., nel giusnaturalismo) che l’uomo abbia in sé connaturati; l. o di un’intera disciplina è talvolta detta principio (per es., il principio, o legge, di conservazione dell’energia); è ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] metropolitane e quelle vescovili). 4. Come sinon. di matrice, o con sign. affini: a. Nell’uso pop., ant., utero (per es., nell’espressione mal di madre, l’isterismo, termine che etimologicamente è connesso con l’utero). b. Oggetto che ne contiene un ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] v. catabatico, costituito da aria fredda discendente per azione della gravità (per es., la bora); v. inferiore (o v. al suolo) e v. agevolare il transito continuo da un ambiente all’altro, come per es. tra la cucina e la sala di ristoranti. 5. In ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] da un metallo molto duro e di elevato peso specifico (per es., carburo di tungsteno). Nel linguaggio com., la parola è più o diversi aventi in comune due o più atomi, come, per es., il nucleo della naftalina e dell’antracene; n. omociclico, formato ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...