intransitivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo (dei gramm.) intransitivus, comp. di in-2 e transitivus «transitivo», traduz. del gr. ἀμετάβατος e ἀδιαβίβαστος]. – 1. a. In grammatica, verbo i. (in passato [...] un’azione che non passa dal soggetto al compl. oggetto (per es., divenire, dormire, andare, venire, tornare, partire) e che verbo intransitivo è seguito da compl. dell’oggetto interno (per es., vivere una vita tranquilla). b. Verbo i. pronominale (o ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; [...] consonanti d. quelle che, pur essendo rappresentate nella scrittura da una lettera sola, consistono in realtà di due suoni consonantici: per es. x ‹ks› o anche z ‹ts, d∫›. c. Equivale in genere a «due» in espressioni quali chiudere a d. chiave (cioè ...
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livello1
livèllo1 s. m. [der. di livellare3]. – 1. a. Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l’altezza di [...] di l., luogo dei punti che hanno un medesimo livello; in senso più generico, con riferimento a una determinata grandezza (per es., alla temperatura), luogo dei punti nei quali la grandezza considerata ha lo stesso valore; se la grandezza in esame è ...
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intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] le quali dipendono non da circostanze accessorie (come, per es., la scelta di un determinato sistema di riferimento) ma dal fatto che esso sia immerso in un certo ambiente (per es., la lunghezza di una curva). 3. Intimo, molto stretto, in ...
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soprannome
soprannóme (ant. sopranóme) s. m. [comp. di sopra- e nome; cfr. il lat. mediev. supernomen]. – 1. ant. Nome che, per distinguere meglio una persona, viene dalla persona stessa o da altri aggiunto [...] per lo più a caratteristiche fisiche della persona cui è riferito (per es., il Rosso, la Bionda, il Moro e il Morino, il lo Sfregiato, da imperfezioni), a particolari attitudini e qualità (per es., il Gatto, la Volpe, e altri nomi di animali assunti ...
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specificazione
specificazióne s. f. [dal lat. mediev. specificatio -onis, der. del lat. tardo specificare «specificare»]. – 1. Lo specificare e l’essere specificato; indicazione esplicita, descrizione [...] cosa generica, l’individuazione materiale della cosa venduta (per es., la separazione di alcuni sacchi di grano da altri insieme in cui manca la flessione è espresso con una preposizione (per es., in ital., di: il maestro dei bambini). 4. Nella ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] ogni forza che si oppone al moto del corpo a cui è applicata: per es., in una macchina si hanno r. utili e r. passive a seconda che è, rispettivam., inferiore o superiore a un determinato valore (per es., nell’aria e nell’acqua, circa 2 m/s): nel ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la [...] (quando si ha il passaggio di elettroni da un atomo all’altro). Alcune reazioni chimiche prendono poi nomi proprî, come, per es., r. di Curtius, r. di Friedel Crafts, r. di Hofmann, r. di Grignard. R. catalitica, reazione nella quale si aggiunge un ...
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sigla
s. f. [dal lat. tardo sigla -orum, neutro plur., «abbreviature», prob. der. di singŭla (littera) «abbreviazione»]. – 1. a. La lettera o le lettere iniziali del nome di persone, ditte ed enti, associazioni [...] .P.R. 〈dippi-èrre〉, C.N.R. 〈či-ènne-èrre〉, C.G.I.L. 〈čiǧǧi-èlle〉), o addirittura sciogliendo l’abbreviazione (per es., il T.C.I., letto per lo più distesamente: il Touring Club Italiano; i C.C., letto: i Carabinieri; le FF.AA., letto: le Forze Armate ...
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ausiliare
auṡiliare agg. e s. m. e f. [dal lat. auxiliaris, der. di auxilium «aiuto»]. – 1. agg. Che è di aiuto: rifornimenti a.; milizie, reparti a.; vescovo a., lo stesso che vescovo coadiutore; verbo [...] morire, crescere, ecc.); in qualche caso è possibile l’uso di entrambi gli ausiliari, con sensibili differenze di significato (per es.: sono corso e ho corso; sono volato e ho volato). I verbi riflessivi o con coniugazione pronominale, hanno sempre l ...
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Pronome neutro tedesco adoperato in psicanalisi, prima da G. Groddeck poi da S. Freud, per designare la fonte impersonale, inconscia, delle manifestazioni della vita istintiva, per cui non tanto ‘io ho sognato’, quanto ‘es träumte mir’ (‘qualcosa’...
Es
Una delle tre istanze dell’apparato psichico (insieme all’Io e al Super-io) secondo Freud, che mutò il termine dallo psicoanalista tedesco Georg Goddeck (1866-1934). Costituisce il polo pulsionale della personalità, dai contenuti innati...