albigese
albigése agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo Albigensis]. – 1. Abitante o nativo della cittadina di Albi (lat. Albīga), in Provenza. 2. Nome con cui furono indicati i seguaci dell’eresia catara [...] per la diffusione che essa ebbe soprattutto nella zona di Albi: la crociata contro gli a., promossa da papa Innocenzo III all’inizio del sec. 13° ...
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fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] verità, i misteri della f.; articolo, dogma di f.; dubbî in materia di f.; peccati contro la f., i peccati di eresia, scisma, apostasia. Atto di f., in senso astratto, l’assenso della volontà e dell’intelletto del credente alle verità rivelate da Dio ...
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irregolare
agg. [dal lat. tardo irregularis, comp. di in-2 e regularis «regolare1»]. – 1. a. In genere, che non è conforme alle regole o a una determinata regola, che è in contrasto con le disposizioni [...] f. In diritto canonico, di persona che, per qualche impedimento (grave infermità fisica o psichica, omicidio volontario, perché reo di eresia, apostasia, scisma, o per altro), non ha la capacità di ricevere gli ordini sacri, o, avendoli ricevuti, di ...
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rogo
rògo s. m. [dal lat. rogus] (pl. -ghi). – 1. La catasta di legna per cremare i cadaveri: mettere, deporre la salma sul r.; o per bruciare vivi i condannati a morte, e la pena stessa (prevista, per [...] e nelle leggi degli stati anche italiani durante il medioevo e fino al Seicento per alcune specie di delitti, come eresia, stregoneria, sodomia, ecc.): essere arso sul r., condannato al rogo. 2. fig. a. Incendio, falò che divampa con grande forza ...
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offizio
offìzio s. m. – Variante di officio, ufficio, uffizio, non più in uso, ma conservatasi a lungo nella denominazione del Sant’Offizio, forma abbreviata e usuale per la Suprema Sacra Congregazione [...] sua denominazione mutata in Sacra Congregazione per la dottrina della Fede). In senso fig., cose da Sant’Offizio, eresie, comportamenti e soprattutto affermazioni contrarie alla ragione e al buon senso, deprecabili, assurde. È di uso corrente anche ...
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necessitismo
s. m. [der. di necessità]. – Nel linguaggio filos., lo stesso, ma meno com., che determinismo: la prima forma completa che prese nella Chiesa il n. fu l’eresia manichea (Rosmini). ...
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teatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Teatinus, der. di Teate «Chieti»]. – 1. letter. Di Chieti; abitante della città di Chieti (comunem. chietino). 2. a. Teatini o padri t., gli appartenenti all’ordine [...] il nome), dediti alla cura dei malati e dei feriti, a severa disciplina ascetica, e alla lotta dottrinale contro l’eresia. b. Teatine o Suore t. dell’Immacolata Concezione di Maria Vergine, congregazione fondata nel 1583 a Napoli dalla venerabile ...
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insordescenza
insordescènza s. f. [der. del lat. tardo insordescĕre; v. la voce prec.]. – Nel diritto canonico (in base al canone 2340 del codice non più in vigore), lo stato di chi per un anno permane, [...] senza segni di pentimento, nella violazione della legge che ha causato l’irrogazione della scomunica (o della sospensione), sicché diviene sospetto di eresia. ...
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antimontanista
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e montanismo] (pl. m. -i). – Che, o chi, è avverso al montanismo, eresia propugnata da Montano nei primi secoli del cristianesimo. ...
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incaricare
v. tr. [comp. di in-1 e caricare] (io incàrico, tu incàrichi, ecc.). – 1. ant. a. Caricare con un peso un veicolo, un animale, una persona. b. Incolpare, dare colpa: Amerigo fu incaricato [...] forte da’ suoi d’infedeltà (B. Segni); incaricato d’eresia (P. S. Pallavicino). 2. Nell’uso com., affidare un incarico, commettere ad altri la cura di fare qualche cosa: mi ha incaricato di recarle questa lettera; lo incaricarono di varie missioni ...
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Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti a impugnare una conclusione teologica,...
eresia
Raoul Manselli
. Viene così chiamata ogni dottrina, che, differenziatasi dalla retta fede e condannata dalla Chiesa, sia sostenuta con pervicacia; proprio quest'ultima caratteristica la distingue dall'errore, che è invece dottrina...