eresiaereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come [...] un partito, di un regime, ecc.). b. Grosso sproposito, richiesta esagerata: stai dicendo eresie; mille euro per la riparazione? ma è un’eresia! c. fam. Bestemmia: non mi far dire eresie! 3. ant. Discordia; con questo sign. anche nel prov. la prima è ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa [...] giudicare, diverge dalle opinioni e dalle ideologie comuni o da quelle accolte dal gruppo di cui fa parte. 3. agg. Che costituisce eresia, in senso proprio: proposizione e.; fare discorsi e.; è argomento Di fede e non d’e. nequizia (Dante); o che si ...
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odore
odóre s. m. [lat. odor -oris, affine a olere (v. olire), il cui tema compare anche come primo elemento in olfactus (v. olfatto)]. – 1. a. La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa [...] la morte un particolare profumo di fiori); per antifrasi, essere in o. di eresia, esser considerato, per affermazioni teoriche, prese di posizione e sim., ai limiti dell’eresia (nel sign. proprio o in quello estens. di questo termine); e per estens ...
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inquisizione
inquiṡizióne s. f. [dal lat. inquisitio -onis, der. di inquirĕre «fare indagini», part. pass. inquisitus]. – 1. a. Inchiesta speciale, svolta con una procedura arbitraria o che comunque [...] ! c. In senso storico, l’attività e la procedura di uno speciale tribunale ecclesiastico istituito per la repressione dell’eresia; con sign. concreto (per lo più con iniziale maiuscola), il tribunale stesso delegato a tale compito: denunciare all’I ...
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fotiniano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’eretico Fotino di Sirmio († 376), che considerava Gesù Cristo un uomo, adottato da Dio come figlio perché dotato di virtù speciali: l’eresia, la dottrina [...] fotiniana; come sost., seguace dell’eresia di Fotino. ...
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relapso
(o relasso) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. relapsus, part. pass. di relabi «ricadere»]. – Nel cristianesimo delle origini, tornato al paganesimo dopo avere abbracciato la fede cristiana. Per [...] estens., nel medioevo, chi ricadeva nell’eresia o nel peccato, abbracciando dottrine considerate eretiche dopo averle abiurate. Come sost., persona tornata al paganesimo, o chi nel periodo medievale ricadeva nell’eresia. ...
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abiura
s. f. [der. di abiurare]. – Rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito: fare formale a. dei proprî errori; in partic., ritrattazione [...] sempre a una dottrina fino a quel momento praticata, riconoscendola erronea ed eretica: l’a. di un’eresia, di uno scisma, o a un’eresia, a uno scisma. Per estens., rinuncia a un credo politico, ritrattazione delle ideologie o abbandono dei principî ...
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abiurare
v. tr. [dal lat. abiurare «negare con giuramento», comp. di ab «da» e iurare «giurare»]. – Fare abiura, rinunciare solennemente a una fede o a una dottrina: a. l’eresia; estens.: a. i proprî [...] principî. Meno com. l’uso intr.: abiurare a un’eresia. ...
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sabelliano
agg. e s. m. (f. -a). – Nella storia del cristianesimo, relativo all’eretico Sabellio (sec. 3°) e alla sua dottrina: il movimento s.; l’eresia sabelliana; come sost., seguace dell’eresia di [...] Sabellio: scomunica dei sabelliani ...
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ariano2
ariano2 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Arianus]. – Relativo all’eresiarca alessandrino Ario (lat. Arius): l’eresia a.; come sost., seguace dell’eresia di Ario (v. arianesimo). Per estens., [...] eretico, miscredente: son diavoli, sono a., sono anticristi (Manzoni) ...
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Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti a impugnare una conclusione teologica,...
eresia
Raoul Manselli
. Viene così chiamata ogni dottrina, che, differenziatasi dalla retta fede e condannata dalla Chiesa, sia sostenuta con pervicacia; proprio quest'ultima caratteristica la distingue dall'errore, che è invece dottrina...