provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] : san Tommaso provò l’esistenza di Dio con cinque argomenti diversi; ora ti proverò la verità delle mie affermazioni; è un enunciato che si può p. procedendo nel modo seguente; in partic., in diritto civile e penale: p. la colpevolezza, l’innocenza ...
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comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si [...] accesso alla Camera dei Lords. f. Con funzione di sost. neutro, nella liturgia cattolica, c. dei santi (spesso enunciato nella forma latina commune Sanctorum), la serie dei formularî, completi di antifone, orazioni e letture, da recitare nella messa ...
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epesegetico
epeṡegètico agg. [der. di epesegesi] (pl. m. -ci). – Esplicativo, dichiarativo; si dice in partic., in stilistica, di una proposizione che si aggiunge a un’altra come sviluppo esplicativo [...] di un concetto già chiaramente enunciato; per es. la seconda proposizione nel periodo «Raccontami il fatto, come s’è svolto». In grammatica latina, genitivo e. o dichiarativo o anche appositivo, quello che specifica con una determinazione particolare ...
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tesi
tèṡi s. f. [dal lat. thesis, gr. ϑέσις (propr. «posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. a. Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, [...] proposizioni contrarie: le 95 t. di Lutero, da lui affisse alla porta della chiesa d’Ognissanti di Wittenberg; enunciare, formulare una t.; svolgere, discutere, provare una t.; con sign. più ampio e generico, idea, opinione, valutazione personale ...
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svolgere
svòlgere (ant. svòlvere) v. tr. [der. di volgere (o rispettivam. volvere), col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come volgere). – 1. Spiegare, distendere, disfare ciò che era avvolto o involtato: [...] (Manzoni). 2. fig. a. Trattare distesamente un argomento, esporre ordinatamente nei suoi aspetti particolari un concetto già enunciato in forma sintetica: s. un’idea, una tesi, un argomento; con riferimento a esercizî scolastici di composizione ...
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testabile
testàbile agg. [der. di testare1 nel sign. 1 e di testare2 nel sign. 2, sul modello dell’ingl. testable]. – 1. In diritto civile, che può costituire oggetto di testamento (sinon. di disponibile): [...] quota testabile. 2. Nella filosofia della scienza e nella metodologia contemporanee, che può essere sottoposto a verifica sperimentale: proposizione, enunciato testabile. ...
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testabilita
testabilità s. f. [der. di testabile, nel sign. filos. sul modello dell’ingl. testability]. – Il fatto, la condizione e la caratteristica di essere testabile: t. di una quota ereditaria, [...] in diritto civile; t. di un enunciato, di una proposizione, in filosofia della scienza e in metodologia. ...
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circolo
cìrcolo (letter. ant. cìrculo) s. m. [dal lat. circŭlus, dim. di circus «circonferenza»]. – 1. In geometria, e nell’uso corrente, sinon. meno com. di circonferenza (e quindi anche di cerchio, [...] e australe. 3. fig. a. In logica matematica, c. vizioso, definizione in cui un oggetto è definito (o dimostrazione in cui un enunciato è dimostrato) per mezzo di un altro che è a sua volta definito per mezzo del primo (o che richiede il primo per la ...
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testo3
tèsto3 s. m. [dal lat. textum -i o textus -us, rispettivam. part. pass. neutro e der. di texĕre «tessere»]. – 1. a. Il contenuto d’uno scritto o d’uno stampato, ossia l’insieme delle parole che [...] , dello storico o narratore negli oratorî e nelle passioni. b. Con sign. più limitato, in linguistica, qualsiasi enunciato complesso, orale o scritto, la cui struttura non può essere immediatamente interpretabile sulla base di quella delle frasi che ...
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cedola
cèdola (ant. cèdula) s. f. [dal lat. tardo schedŭla, dim. di scheda «foglio di carta, scheda»]. – 1. Tagliando unito a tessere o titoli di credito, da distaccarsi all’atto in cui il titolare o [...] possessore della tessera o del titolo di credito fa valere il diritto di solito enunciato nella cedola stessa (pagamento di interessi, dividendo di azioni di società, diritto di opzione, ecc.). 2. Nome di varî documenti, scritture, notificazioni: a. ...
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Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei...
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...