risolubilita
risolubilità s. f. [der. di risolubile]. – Il fatto di essere risolubile, la condizione di ciò che può essere risolto: r. di un dubbio, di un problema, di un enigma; r. di un contratto, [...] Hilbert, considerando che il principio stesso necessitava di una dimostrazione, rinunciò a sostenerlo e in sostituzione enunciò il cosiddetto problema fondamentale della matematica o problema della decisione, che si propone di studiare quali sono ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] l’ostensorio, per le solenni esposizioni, e la sua lunetta. b. In fisica, principio dei v. comunicanti o intercomunicanti, enunciato relativo al comportamento dei liquidi in un sistema di recipienti che comunicano tra loro: se la pressione che agisce ...
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grammaticalita
grammaticalità s. f. [der. di grammaticale]. – In linguistica, rispondenza di una frase o di un enunciato alle regole della grammatica comunemente accettate, sotto l’aspetto morfologico, [...] sintattico, logico ...
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sincategorema
sincategorèma s. m. [comp. di sin- e categorema] (pl. -i). – Nella logica formale (in contrapp. a categorema), termine di un enunciato che di per sé non ha un significato compiuto, come, [...] per es., la copula, i connettivi logici, i quantificatori (v. sincategorematico) ...
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parsimonia
parsimònia s. f. [dal lat. parsimonia, der. di parcĕre «risparmiare» (supino parsum)]. – La qualità di chi è parco; moderazione, giusta misura nell’uso del denaro o di altri beni, per un senso [...] principio (altrimenti detto legge di economia, o principio del minimo sforzo, o del minimo mezzo, o del minimo lavoro) così enunciato da G. Galilei nel «Dialogo sopra i due massimi sistemi» (Giornata seconda): la natura ... non opera con l’intervento ...
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autoreferenziale
agg. [der. di autoreferenza]. – Che ha carattere di autoreferenza, che costituisce autoreferenza: un enunciato, una proposizione, un discorso autoreferenziale. ...
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particolarizzare
particolariżżare v. tr. [dal fr. particulariser, der. di particulier «particolare»]. – 1. non com. Particolareggiare, precisare o descrivere minuziosamente, nei particolari: nell’ultimo [...] carattere generale assumono quando venga considerato un certo caso particolare: per es., in matematica, p. i coefficienti di un’equazione, p. l’enunciato di un teorema, ecc. In logica matematica, applicare un quantificatore esistenziale a una forma ...
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agrammaticale
agg. [comp. di a- priv. e grammaticale]. – In linguistica, di enunciato non conforme alle norme grammaticali comunem. accettate, sotto l’aspetto morfologico, o sintattico, o logico. ...
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agrammaticalita
agrammaticalità s. f. [der. di agrammaticale]. – In linguistica, carattere agrammaticale, cioè non rispondenza di un enunciato all’uso grammaticale comunem. accettato. ...
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tv di strada
loc. s.le f. inv. Televisione di strada: emittente televisiva privata che trasmette in ambito locale. ◆ Si chiamano tv di strada, o di quartiere, o di condominio. Perché non si vedono se [...] intenderci, quello che sancisce la libertà di stampa). (Elena Nieddu, Avvenire, 15 agosto 2004, p. 25, Oggi Spettacolo) • Dopo aver enunciato le caratteristiche delle tv di strada (tra le quali quella di non avere scopo di lucro), il disegno di legge ...
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Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei...
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...