scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] vita, traduz. della massima latina non scholae sed vitae discimus (v.); andare a s. da qualcuno (anche in senso fig., imparare teorica di via Panisperna (a Roma, dove iniziò i suoi lavori Enrico Fermi); s. neogrammatica, s. di Ginevra, s. di Praga, ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] certo; poco usato come agg. (avevo conosciuto un t. Enrico; si frequentava con una t. commessa, ecc.), è assai impiccio, ma meglio in un tale impiccio; tal altro, scritto anche talaltro, v.); nel plur., accanto a tali, m. o f., si trova usata ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, [...] combustibile e un comburente; c. di decompressione, con più usi (v. decompressione, n. 1); c. gas, lo spazio interno all dei pastori; c. ardente, tribunale istituito in Francia da Enrico II nel 1547, con l’incarico di perseguire i colpevoli di ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] nei cieli, parole con cui ha inizio la preghiera del Padre nostro (v. padrenostro); nel nome del P., del Figlio e dello Spirito Santo, Eschilo, il p. della tragedia greca; il p. Dante; Enrico Fermi è stato il p. della fisica nucleare. d. Padri ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni [...] ’arte della stampa (per lo più al plur.), ciascuno dei caratteri mobili (v. carattere, n. 1 c): un’opera stampata con i t. bodoniani . quando mi chiedeva di aiutarlo per i compiti (Enrico Brizzi); anche per indicare somiglianza solo apparente: un ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] dal quale la parte convenuta pretende di essere garantita (v. chiamata, n. 3), fig., v. causa, n. 2 b; invece ch. una sottintesi o eufemismi. 5. intr. pron. Aver nome: si chiama Enrico; si chiama Rossi; questo fiume si chiama Sarca; come ti chiami ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] da più sacerdoti allo stesso altare (v. concelebrazione; non è più in uso invece la m. in terzo, per la quale v. terzo, n. 3 c, val bene una m., frase che la tradizione attribuisce a Enrico IV di Francia quando (1593) abiurò il calvinismo e abbracciò ...
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netto
nétto agg. [lat. nĭtĭdus; cfr. nitido]. – 1. a. In genere, sinon. (meno frequente nel linguaggio com., con uso più largo in parlate region.) di pulito, cioè privo di sporcizia, di macchie, di impurità, [...] parti della persona: avere le mani n. (anche in senso fig., v. oltre), il viso n.; una chiostra di denti n. e bianchi : al suo apparire, la conversazione si troncò di netto; Enrico si era arrestato di netto e lo guardava con dolorosa sorpresa ...
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prendi o paghi
(prendi e paghi), loc. agg.le inv. In economia, che impegna all’acquisto di un prodotto, anche se non utilizzato, sulla base di un contratto abitualmente stipulato da parte di aziende [...] E se Repubblica sposa in pieno la riforma verticale con cui [Enrico] Letta vuole mettere in discussione tutto, persino porre un tetto p. 1, Prima pagina).
Composto dal v. tr. prendere, dalla cong. e e dal v. tr. pagare, ricalcando l’espressione ingl. ...
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scomunicare
v. tr. [dal lat. tardo (eccles.) excommunicare «escludere dalla comunione (dei fedeli)», comp. di ex- e communicare «rendere partecipe»] (io scomùnico, tu scomùnichi, ecc.). – 1. Colpire [...] con la scomunica: Gregorio VII scomunicò l’imperatore Enrico IV; un teologo rischia di essere scomunicato per certe sue .): se sposerà quella ragazza, tutti i parenti lo scomunicheranno. ◆ Part. pass. scomunicato, anche come agg. e sost. (v. la voce). ...
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(Henry V) Dramma storico di W. Shakespeare. In cinque atti, in prosa e in versi, venne rappresentato nel 1599, pubblicato in forma scorretta nel 1600 e in testo corretto nel 1623.
Figlio (n. 1081 - m. Utrecht 1125) dell'imperatore Enrico IV e di Berta di Savoia, fu re di Germania dal 1106 e imperatore dal 1111. Come il padre attuò una politica di attrito con la Chiesa, e venne perciò scomunicato, a proposito della questione...