inessiccabile
inessiccàbile (ant. inessicàbile) agg. [der. di essiccare, col pref. in-2], letter. – Che non può essiccarsi, che non si prosciuga: sorgente i., pozzo petrolifero i.; in usi fig.: ingegno, [...] fantasia i.; i. eloquenza; In lui versò d’inessicabil vena Lacrime e voce di sospiri mista (T. Tasso). ...
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ancella
ancèlla s. f. [lat. ancĭlla], letter. – 1. Nel mondo romano, la schiava addetta al servizio delle matrone. 2. estens. letter. Donna o fanciulla addetta ai servizî domestici; serva, cameriera: [...] . Fig.: vien la chiarissima ancella Del sol (Dante), l’alba; sia a. la scienza del diritto alla civile e morale eloquenza (Tommaseo). 3. Per antonomasia, a. del Signore, la Madonna (dalle parole di risposta della Vergine all’angelo dell’Annunciazione ...
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tribuno
agg. [dal lat. tribunus, der. di tribus «tribù», formatosi come agg. nella locuz. magistratus tribunus «magistrato della tribù»]. – 1. Nell’antica Roma, denominazione di varî magistrati, funzionarî [...] durante la rivoluzione francese), uomo politico di idee rivoluzionarie e dotato di un’oratoria violenta e trascinatrice; in senso spreg., politicante che si comporta e parla in modo demagogico: un’oratoria, un’eloquenza, un discorso da tribuno. ...
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falso1
falso1 agg. [lat. falsus, propr. part. pass. di fallĕre «ingannare»]. – 1. In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. [...] lui; farebbe anche carte f. pur di ottenere il suo scopo. e. Che manca di naturalezza, di sincerità: stile f., eloquenza f.; quindi menzognero, bugiardo: f. giuramenti, f. promesse, f. testimonianza, affermazioni f.; sostenere una f. accusa; anche di ...
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deliberativo
agg. [dal lat. deliberativus]. – Che vale a deliberare, che riguarda il deliberare: facoltà d.; potere d.; voto d., in opposizione al voto consultivo; discorso d., che tende a persuadere [...] o a dissuadere; genere d., uno dei tre generi dell’eloquenza quali erano studiati nelle antiche scuole. Si chiama talora, in stilistica, modo, giro sintattico, procedimento d., quello impiegato per esprimere che il soggetto parlante interroga sé ...
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arcifanfano
arcifànfano s. m. [comp. di arci- e fanfano], letter. – Fanfarone, millantatore; e spec. chi vanta preminenza sugli altri: voi che siete il bottegaio della eloquenza, l’a. delle lingue (Caro); [...] quell’a. dava del tu a lei, apertamente (Pirandello) ...
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precetto
precètto s. m. [dal lat. praeceptum, der. di praecipĕre «prescrivere, ordinare, insegnare», comp. di prae- «pre-» e capĕre «prendere»]. – 1. Principio, norma, regola di comportamento autorevole [...] di p. superati; una grammatica che espone normativamente i p. della lingua italiana; p. retorici, le regole dell’eloquenza secondo la tradizione retorica classica. 4. Ordine o invito scritto che l’autorità (giudiziaria, amministrativa, militare, ecc ...
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lussureggiare
v. intr. [rifacimento del lat. luxuriare o luxuriari: v. lussuriare] (io lussuréggio, ecc.; aus. avere). – 1. Essere rigoglioso, esuberante, detto soprattutto di piante: il grano lussureggiava [...] germoglia La torta vite ov’è più l’orto aprico (T. Tasso); e in senso fig.: stile lussureggiante d’immagini; quadro lussureggiante di tinte vivaci; ingegno, eloquenza lussureggiante. Ant., lussuoso, sfarzoso: vane e lussureggianti spese (Genovesi). ...
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miele
mièle (poet. o region. mèle) s. m. [lat. mĕl (genit. mellis), affine al gr. μέλι -ιτος]. – 1. a. Sostanza zuccherina di consistenza viscosa e di color biondo, che alcuni insetti imenotteri, in [...] un uomo tutto m.; era m. e zucchero; avere il m. sulle labbra; parole di m.; di sua bocca uscièno Più che mel dolci d’eloquenza i fiumi (T. Tasso, Ger. Lib. II, 61; i due versi si leggono identici, con rivi al posto di fiumi, nell’Iliade di V. Monti ...
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penetrante
agg. [part. pres. di penetrare]. – 1. a. Che penetra, che ha la forza di penetrare, di entrare in profondità: una lama dalla punta molto penetrante; anche con valore participiale: ferite p. [...] acuto e p. dell’aceto, dell’etere etilico; una voce p., sia per l’acutezza, sia perché suadente, accattivante: la sua eloquenza era così calda, la sua voce così penetrante, ... che Elena fu invasa da una infinita dolcezza (D’Annunzio). 2. Con altri ...
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Eloquenza
In Cv I V 10 è citato, nella forma volgare, il titolo del De vulgari Eloquentia (v.): uno libello ch'io intendo fare... di Volgare Eloquenza.
ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita repubblica, erano destinati all'eloquenza:...