fulminatore
fulminatóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. tardo fulminator -oris]. – Chi o che scaglia fulmini: Giove f.; spesso fig. (e talora scherz.), di persona o cosa che produce effetti rapidi [...] e micidiali: un f. dei nemici; f. degli eretici; spada f.; eloquenza f.; uno sguardo fulminatore. ...
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fulmine
'fùlmine s. m. [dal lat. fulmen -mĭnis]. – 1. a.' Violenta scarica elettrica atmosferica (più esattamente, successione di scariche, ciascuna di brevissima durata), che si produce fra una nube [...] di generale (e, per estens., anche di altre persone) che opera con grande decisione e straordinaria rapidità; i f. dell’eloquenza, l’impeto oratorio, soprattutto in discorsi polemici; colpo di f. (locuz. modellata sul fr. coup de foudre), v. colpo, n ...
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cateratta
(o cataratta) s. f. [dal lat. cataracta o catarr(h)acta, gr. κατα(ρ)ράκτης «cascata, chiusa, saracinesca», der. di κατα(ρ)ράσσω «cader giù»]. – 1. Stretta zona dell’alveo fluviale originata [...] gli stessi monti (Segneri); quindi, aprirsi le c. del cielo (e anche piovere a cateratte), piovere a dirotto; fig.: eloquenza, stile a cateratte, abbondante, strabocchevole. 4. a. Saracinesca che chiudeva un tempo le entrate di castelli o città ...
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dimostrativo
agg. [dal lat. demonstrativus]. – 1. a. Atto a dimostrare, che tende a dimostrare: discorso d.; fatti, ragionamenti dimostrativi. b. Attributo di uno dei tre generi dell’eloquenza quali [...] erano studiati nelle antiche scuole, deliberativo, giudiziale, dimostrativo (o epidittico). c. Nel linguaggio milit., azione d., quella con cui si distrae l’attenzione del nemico fingendo di attaccarlo ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] determinato scopo (mettere in o. il cervello, l’immaginazione; mettere in o. lusinghe, cavilli; mise in o. tutta la sua eloquenza, la sua astuzia). Di macchinarî, impianti, e sim., collocarli nel posto dove serviranno all’uso e metterli in grado di ...
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rimorire
v. intr. [comp. di ri- e morire] (coniug. come morire; aus. essere). – Morire di nuovo, una seconda volta: è morto per la libertà, e se tornasse in vita sarebbe pronto a r. per essa; il digiuno, [...] , morto da tempo, morto (o cessato, dimenticato, ecc.) definitivamente, completamente privo di vitalità, e sim.: a quell’epoca, doveva essere già morto e rimorto; Dante ... alla scolastica impersonale, cosa rimorta, diè la eloquenza sua (Carducci). ...
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fustigatore
fustigatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di fustigare], non com. – Chi fustiga (in senso proprio e fig.); come agg.: critici, moralisti f.; eloquenza fustigatrice dei costumi corrotti. ...
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gnomologia
gnomologìa s. f. [dal gr. γνωμολογία, comp. di γνώμη «sentenza» e -λογία «-logia»]. – Genere di eloquenza caratterizzata dal tono sentenzioso. Raro col sign. (già greco) di raccolta di sentenze. ...
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gnomologico
gnomològico agg. [dal gr. γνωμολογικός «sentenzioso»] (pl. m. -ci). – Pertinente alla gnomologia, all’eloquenza sentenziosa: la tradizione gn. greca. ...
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oratore
oratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. orator -oris, der. di orare «parlare»]. – 1. In senso stretto, chi professa l’arte oratoria o comunque possiede le doti di eloquenza necessarie per parlare [...] in pubblico o davanti a un’assemblea: i grandi o. greci; Cicerone è stato il più illustre o. romano; essere un facondo, valente, piacevole, mediocre o.; o. sacro, predicatore. Più genericam., chi tiene, ...
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Eloquenza
In Cv I V 10 è citato, nella forma volgare, il titolo del De vulgari Eloquentia (v.): uno libello ch'io intendo fare... di Volgare Eloquenza.
ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita repubblica, erano destinati all'eloquenza:...