nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] rappresentare una singola cifra binaria (0 oppure 1) e costituire così un elemento della memoria centrale di un calcolatore elettronico; oggi è in genere sostituito da altri supporti magnetici, per lo più dischi. m. In meteorologia, nuclei (o germi ...
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nucleone
nucleóne s. m. [der. di nucleo, col suff. -one di elettrone]. – In fisica, nome collettivo delle particelle elementari (protoni e neutroni) che costituiscono il nucleo atomico. ...
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elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; [...] particelle e., quelle, come il neutrino, l’elettrone, il protone, ecc., ritenute indivisibili. b. Che riguarda gli elementi e la loro natura; in partic., in chimica, analisi e., metodo di analisi che può essere qualitativa, se ha lo scopo di ...
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elettronosfera
elettronosfèra s. f. [comp. di elettrone e -sfera]. – Denominazione della ionosfera terrestre quando ci si riferisca ad essa come se fosse costituita soltanto da elettroni liberi. ...
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fotodistacco
s. m. [comp. di foto-1 e distacco]. – In fisica, processo per cui l’assorbimento di un fotone da parte di uno ione negativo porta alla liberazione di un elettrone e riconduce lo ione allo [...] stato molecolare neutro ...
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ottetto
ottétto s. m. [der. di otto, sul modello di duetto, ecc.]. – 1. In musica: a. Composizione musicale per otto strumenti solisti, generalm. in più tempi: o. per archi, per fiati, per archi e fiati. [...] del sign. musicale, complesso di otto elementi o unità. In partic., in chimica, l’insieme, particolarmente stabile, di otto elettroni presenti nello strato esterno di un atomo, che si ha negli elementi nobili (argo, neo, ecc.) o nella combinazione di ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; [...] r. libero, atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza assicurato da una coppia di elettroni di spin opposto, uno solo dei quali resta su ognuno dei due frammenti della molecola: l ...
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carica
càrica s. f. [der. di caricare]. – 1. a. ant. L’operazione del caricare, del porre un peso sopra persona, cosa o veicolo: si fece, nella c. delle navi, molte avanie (Sassetti); anche sinon. di [...] cariche di specie diversa oppure della stessa specie. C. elementare (o quanto di elettricità), la carica elettrica (negativa) di un elettrone, che è uguale in valore assoluto alla carica (positiva) di un protone, ma è di segno opposto; c. puntiforme ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] tardi (verso la fine del 19° sec.) l’elettricità negativa fu riconosciuta come propria degli elettroni dell’atomo (l’elettricità negativa dell’elettrone è stata anzi assunta come carica elettrica elementare, di cui ogni altra carica è multipla intera ...
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rinormalizzazione
rinormaliżżazióne s. f. [comp. di ri- e normalizzazione]. – 1. L’azione di rinormalizzare, il fatto di rinormalizzarsi o di venire rinormalizzato: r. della produzione industriale, dopo [...] perturbativo (v. perturbativo) della teoria possono essere riassorbite in una nuova definizione della massa e della carica dell’elettrone (dette quindi massa e carica rinormalizzate), dando luogo a risultati finiti (e quindi dotati di senso fisico ...
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Particella elementare leggera, portatrice di una carica elettrica negativa di cui tutte le cariche esistenti in natura sono multipli interi (a parte il segno): la carica elettrica e dell’e. costituisce cioè la carica elementare, il quanto di...
Unità di misura dell’energia largamente usata in fisica atomica e subatomica (simbolo eV). È pari all’energia cinetica acquisita da un elettrone che passa nel vuoto da un punto a un altro che abbia un potenziale superiore di 1 volt. Un eV è...