causalita
cauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla [...] un fenomeno e la frequenza o intensità di un altro che è collegato al primo. In diritto penale, c. psichica, l’elementosoggettivo del reato (ossia la relazione fra l’agente e la condotta); c. materiale, la relazione intercorrente fra la condotta e l ...
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noesi
noèṡi s. f. [dal gr. νόησις, der. di νοέω «capire, conoscere, pensare»]. – 1. Nella gnoseologia aristotelica, atto dell’intelletto (gr. νοῦς) o conoscenza intellettiva, che, in quanto sapere intuitivo [...] e argomentativa (diànoia), di cui però costituisce il presupposto e il fondamento. 2. Nella fenomenologia husserliana, l’elementosoggettivo dell’esperienza, vale a dire l’atto con cui si coglie l’oggetto (percepire, immaginare, ricordare, giudicare ...
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delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a [...] pubblico, contro l’incolumità pubblica, contro la moralità pubblica e il buon costume, ecc.; e con riguardo all’elementosoggettivo, d. doloso, d. colposo, d. premeditato, d. preterintenzionale; più in generale, d. comune, quello che offende un ...
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vincolo
vìncolo s. m. [dal lat. vincŭlum, der. di vincire «legare»]. – 1. a. letter. Legame; è latinismo usato solo in alcune locuz. come spezzare i v. della schiavitù, le catene, e in qualche toponimo [...] riferimento al vincolo coniugale, v. defensor, n. 4); elemento di costrizione, di schiavitù morale: i v. della dipendenza lato passivo, di una situazione cui fa riscontro un diritto soggettivo altrui: v. della solidarietà nelle spese, ecc. Anche la ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] (ti prego di lasciarmi in pace). Quando il verbo funge da soggetto, in alcuni casi la prep. si può anche omettere: è d’in Francia (I. Calvino). c. Entra infine come elemento formativo in numerose altre locuz. prepositive più complesse (in luogo di ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] chi ci chiama mentre siamo occupati. b. Ciascuno degli elementi che, nella loro successione, costituiscono il movimento del , considerato in relazione al suo particolare valore e significato, anche soggettivo: il m. è solenne; è giunto il gran m.; ...
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subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso [...] più soggettivo, il sentimento di sottomissione e di rispetto che il dipendente deve avere verso i superiori di grado, prende il nome (lavoro subordinato, o dipendente), ed è elemento distintivo del rapporto di lavoro dal contratto d’opera. 2. ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] e la sua tomba (Foscolo). Anche senza diretta connessione con l’elemento e col sentimento religioso: S. Maestà, S. Corona, antichi profano Piede del vulgo (Foscolo). 3. Con valore più soggettivo, di cosa che, pur non appartenendo alla sfera della ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] numero d’o., quello che indica il posto occupato da ciascun elemento della serie; parola d’o., nelle biblioteche (v. parola, chiarezza; la materia è sistemata con o. rigoroso. In senso più soggettivo, nelle locuz. avere, non avere o., amore dell’o., ...
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connotazione
connotazióne s. f. [dal lat. mediev. connotatio -onis, der. di connotare «segnare insieme, in aggiunta»]. – In linguistica, elemento accessorio che, insieme con la denotazione, contribuisce [...] a costituire il significato di una parola in un determinato contesto; consiste nelle sfumature di ordine soggettivo, e cioè i valori allusivi, evocativi, affettivi, che accompagnano l’uso della parola aggiungendosi ai suoi tratti significativi ...
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Elemento soggettivo nella responsabilità della Pubblica Amministrazione
Carmine Russo
La necessità o meno della colpa nell’accertamento della responsabilità per danni della pubblica amministrazione continua a dividere la giurisprudenza. Nel...
Elemento soggettivo del reato. È previsto in generale per i delitti (art. 42, comma 2 e 3, c.p.), salvo le ipotesi di responsabilità colposa, preterintenzionale e oggettiva espressamente disposte dalla legge, e in alternativa alla colpa per...