elegiaelegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico [...] e persino prosa, caratterizzati dallo stesso tono sentimentale e lirico dell’elegia classica: l’Elegia di Arrigo da Settimello; l’Elegia di Madonna Fiammetta del Boccaccio; le Elegie romane di Goethe. b. In senso collettivo, la poesia elegiaca di ...
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elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro [...] dattilico e di un pentametro, caratteristica dell’elegia e dell’epigramma; verso e., o, come s. m., l’e., un e. (gr. ἐλεγεῖον, lat. elegēum), il secondo verso del distico, detto meno propriam. ma più comunem. pentametro; i poeti e. (anche s. m. pl., ...
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elegiambo
s. m. [dal gr. ἐλεγίαμβος, comp. di ἔλεγος (v. elegia) e ἴαμβος «giambo» per la sua composizione]. – Nella metrica greca classica, verso asinarteto costituito da un hemiepes maschile + un reiziano [...] di cinque sillabe (schema: –́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣̲–́⌣–́⌣̲); è detto anche encomiologico. Nella metrica oraziana è così chiamato il verso composto di un hemiepes maschile + un dimetro giambico acatalettico ...
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elegismo
s. m. [der. di elegia], non com. – Nel linguaggio della critica letteraria contemporanea, il carattere o la tendenza elegiaca di uno scrittore, di un’opera (spec. poetica), di un tono, di uno [...] stile, ecc.; lirismo a fondo malinconico, elegiaco ...
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sbadigliare
(ant. sbavigliare e anche sbadagliare) v. intr. e tr. [der. del lat. mediev. batare «stare a bocca spalancata» (v. badare)] (io sbadìglio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Fare uno o più sbadigli: [...] ., nel linguaggio letter.: a. Fare qualcosa, e in partic. dire o scrivere, senza un vero impegno e interesse: Sbadiglia in elegia Gli affanni che non sente (Giusti); o anche, e più spesso, dire, recitare sbadigliando: s. una cantilena; s. le litanie ...
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giambelego
giambèlego s. m. [dal lat. tardo iambelĕgus, gr. ἰαμβέλεγος, comp. di ἴαμβος «giambo» e ἔλεγος «elegia»] (pl. -ghi). – Nella metrica greca classica, verso asinarteto composto di un reiziano [...] di cinque sillabe + un hemiepes maschile (schema: ⌣̲–́⌣–́⌣̲–́⌣⌣–́⌣⌣⌣̲́); nella metrica oraziana è così chiamato il verso composto di un dimetro giambico acatalettico + un hemiepes maschile ...
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pentametro
pentàmetro agg. e s. m. [dal lat. pentamĕter -tri agg. e s. m., lat. tardo anche pentamĕtrus s. m., gr. πεντάμετρος agg., πεντάμετρον s. neutro, comp. di πεντα- «penta-» e μέτρον «misura»]. [...] modernamente interpretato come un dodrante più un prosodiaco, e il p. elegiaco (o semplicem. elegiaco o pentametro), il verso dell’elegia e dell’epigramma, che di solito è associato all’esametro a formare il distico elegiaco, e ha lo schema ...
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elegìa Componimento poetico in distici (esametro più pentametro), detti appunto elegiaci. Le e. greche e romane, in origine di vario argomento, finirono per acquisire un tono mesto e sognante, atto a esprimere il dolore per eventi funesti, passioni...
L'elegia d'amore
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’elegia latina si sviluppa nell’età augustea come un genere nuovo e sostanzialmente indipendente dai modelli...