composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; [...] architettura, il modo e il criterio con cui sono disposte e organizzate le diverse parti di un edificio o di più edifici tra loro (rispettivam., c. architettonica e c. urbanistica). b. L’insieme degli elementi di cui una cosa è composta, con riguardo ...
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entrata
(ant. intrata) s. f. [der. di entrare]. – 1. a. Spazio, apertura per cui si entra in un luogo: l’e. del porto, della miniera, della grotta; chiusero tutte le e. della città. In alcune regioni, [...] di case d’abitazione o di negozî, in altre solo il complesso di locali e d’impianti che costituiscono l’ingresso a edifici pubblici, spec. sale di spettacolo, luoghi di divertimento e sim.: l’e. al loggione è da questa parte; e. secondaria, e. di ...
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paramano2
paramano2 s. m. [adattamento settentr. del fr. parement «paramento», raccostato, per il sign. 1, alla voce prec.]. – 1. Nell’abbigliamento tipo di polso costituito da un risvolto della stessa [...] , soprabiti, ecc. 2. Mattoni da paramano (o assol. paramani), nome dato nell’edilizia lombarda, e diffuso poi anche altrove, a quei mattoni a spigoli vivi, da non intonacare, che sono usati per rivestimento ornamentale sulle murature di edifici. ...
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ninfeo
ninfèo s. m. [dal lat. nymphaeum, gr. νυμϕαῖον]. – In origine, santuario delle ninfe; poi, in epoca ellenistica e romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, [...] un notevole fasto scenografico. Nelle grandi ville rinascimentali e barocche, fontana monumentale costituita da portici, esedre, nicchie, grotte artificiali, scenograficamente realizzate sul declivio naturale del terreno o nell’interno degli edifici. ...
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cambio
càmbio s. m. [der. di cambiare]. – 1. a. Permuta di una cosa con un’altra: fare, proporre, accettare un c.; rendere il c., contraccambiare; dare, ricevere in c., fare a cambio. b. In partic., [...] nei comuni medievali (e cambio, assol., il luogo dove si esercitava l’arte del cambio, nome rimasto in varie città agli edifici a ciò destinati); agente di c., mediatore autorizzato nel commercio dei valori quotati in borsa; lettera di c., titolo di ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, [...] e dall’impiego delle nuove tecniche costruttive, come il cemento armato, che permette l’introduzione degli elementi tipici degli edifici razionalisti: i pilotis, che favoriscono l’estensione del giardino sotto la casa e la isolano dall’umidità; il ...
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dipendenza
dipendènza (ant. dependènza) s. f. [der. di dipendere; nel sign. 3 a, sull’esempio del fr. dépendance]. – 1. Il dipendere, l’essere dipendente: la d. dei figli dall’autorità dei genitori; [...] non-autonomia infantile che si manifesta nel nevrotico adulto di fronte a immagini materne o paterne. 3. Con sign. concreto: a. Di edifici, di proprietà e sim., ciò che è annesso alla parte principale (v. anche dépendance): la villa e le sue d.; ha ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] ha un occhio è signore), e le locuz. t. bruciata, tratto di paese in cui si sono distrutti e bruciati edifici e coltivazioni prima di abbandonarlo al nemico avanzante; terra di nessuno, zona neutra tra due eserciti nemici, tenuta sgombra mediante un ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi [...] in un luogo: i. di aziende agricole o industriali, considerata come reato contro la pubblica economia; i. di terreni o edifici altrui (pubblici o privati), considerata reato contro il patrimonio, quando sia fatta con lo scopo di occuparli o di trarne ...
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cavalcavia
cavalcavìa s. m. [comp. di cavalcare e via2], invar. – 1. Costruzione a forma di arco che mette in comunicazione due edifici o due terreni di alto livello, al disopra di una strada. 2. Manufatto [...] stradale, spesso a travi rettilinee in cemento armato, che serve a evitare l’incrocio tra due strade sostenendo a livello più alto il piano viabile della strada meno importante ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa (o nulla) predilezione di Federico II...
Diritto di proprietà comune a più persone, comproprietà, con riferimento soprattutto agli edifici. Il condominio degli edifici è regolato dalle norme degli artt. 1117 ss. c.c. Sua caratteristica è l’esistenza, accanto alla proprietà spettante...