stereobate
stereòbate s. m. [dal gr. στερεοβάτης, comp. di στερεο- «stereo-» e tema di βαίνω «andare», da cui anche βάσις «base»]. – Nell’architettura greca, il massiccio di fondazione dei templi o degli [...] edifici in genere, di solito costituito da una scacchiera di concamerazioni a pianta quadrangolare, divise da leggeri muri di blocchi e per lo più riempite di ghiaia e coperte di lastre del pavimento; è generalmente costruito con materiali diversi e ...
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scalinata
s. f. [der. di scalino]. – 1. Scala molto ampia, a larghi scalini, soprattutto in edifici o spazî pubblici: s. monumentale; la s. del castello; s. di accesso, di uscita. 2. In senso fig., non [...] com., serie di cose disposte secondo un ordine crescente o decrescente: una caotica s. di creste (Buzzati) ...
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propilei
propilèi s. m. pl. [dal lat. propylaea (sing. propylaeon), gr. προπύλαια (sing. προπύλαιον), neutro sostantivato dell’agg. προπύλαιος «posto dinanzi alle porte», comp. di προ- «avanti» e πύλη [...] «porta»] (raro il sing. propilèo). – Nell’architettura classica, l’insieme degli edifici che costituiscono l’ingresso d’onore, grandioso e monumentale, formato per lo più da gallerie con colonne o porticati, a un tempio, a una reggia, o anche a una ...
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barriera
barrièra s. f. [dal fr. barrière, der. di barre «barra»]. – 1. Cancello, steccato, e in genere riparo, sbarramento per segnare un confine, per chiudere un passaggio, e sim.: b. di sicurezza, [...] . La loro eliminazione è stata disposta per le opere pubbliche dal D.P.R. 27 aprile 1978, n. 384 e per gli edifici privati dalla legge 9 gennaio 1989, n. 13. 2. estens. Nome di grandi ostacoli naturali: b. corallina, particolare formazione di banco ...
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incrostazione
incrostazióne s. f. [dal lat. tardo incrustatio -onis]. – 1. Il processo dell’incrostare (nel sign. 2 del verbo) e dell’incrostarsi. Più spesso concr., il materiale depositato in forma [...] molto tenaci, di sottili lastre di marmi e pietre pregiate su grandi lastre di marmo di minor pregio, come ornamento di edifici sontuosi e spec. di alcune parti di essi (per es., gli altari nelle chiese cristiane). 3. In paletnologia, tecnica usata ...
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metaprogettazione
metaprogettazióne s. f. [comp. di meta- e progettazione]. – Tipo di progettazione architettonica, della quale è considerato iniziatore Le Corbusier, che viene utilizzata nella messa [...] , in partic. nella progettazione architettonica aperta, la quale prevede la costruzione di grandi strutture entro cui gli edifici, anche con funzioni diversificate, possono essere inseriti o sostituiti in un secondo tempo oppure realizzati in stili ...
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intonaco
intònaco (ant. intònico) s. m. [der. di intonacare] (pl. -ci o -chi). – 1. a. Strato di malta di limitato spessore (normalmente da 2 a 3 cm) che si applica sulla superficie delle murature esterne [...] e delle pareti interne degli edifici, per proteggerle dall’azione degli agenti atmosferici, per impermeabilizzarle, per costituire su di esse una superficie uniforme sulla quale si possano applicare tinte, vernici e parati: fare, rifare, applicare l’ ...
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squallido
squàllido (letter. raro squàlido) agg. [dal lat. squalĭdus, der. di squalere «essere aspro, squamoso; essere squallido»]. – Che, per la mancanza di ogni caratteristica positiva, e per la presenza [...] di aspetti negativi diversi, è in sé misero e triste e fonte di tristezza, desolante e deprimente. 1. a. Riferito a edifici e ambienti, zone e località: una casa, una stanza s., e una s. camera d’albergo d’infimo ordine, trascurata, priva di comodità ...
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pilone1
pilóne1 s. m. [prob. accr. di pila, o incrocio di pila con pignone]. – 1. Elemento strutturale in muratura, in calcestruzzo o in acciaio, per lo più di forma prismatica e ad asse verticale, che [...] delle arcate o delle travate di un ponte (in tale accezione è sinon. di pila), oppure l’elemento di fondazione interrato per edifici e altre costruzioni: ha sign. analogo a quello di pilastro, ma in genere è riferito a struttura di maggiore mole. 2 ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] di un palazzo, della caserma, del convento, della prigione (ma è più com., per indicare la porta principale d’ingresso in edifici di grandi dimensioni, portone); la p. dell’appartamento, del negozio; la p. della stalla, della cantina; la p. di strada ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa (o nulla) predilezione di Federico II...
Diritto di proprietà comune a più persone, comproprietà, con riferimento soprattutto agli edifici. Il condominio degli edifici è regolato dalle norme degli artt. 1117 ss. c.c. Sua caratteristica è l’esistenza, accanto alla proprietà spettante...