liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie [...] fascista» [Angelo Del Boca intervistato da Tommaso Di Francesco]. (Manifesto, 28 ottobre 2007, p. 3) • Per gli economisti e per i demografi la sovrappopolazione è un problema extraeconomico, che non li riguarda. […] Nel frattempo una crescita ...
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nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, [...] francesi e italiani (certo non dai tedeschi). Ma spiegano il fenomeno osservando che Marx, abbandonato dagli economisti, è scivolato nelle mani di critici letterari, commediografi, romanzieri, cineasti, i quali ignorano anche il concetto ...
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declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece [...] che la parte migliore della vita sia quella che abbiamo già vissuto. È un atteggiamento fondato anche su dati economici, demografici e culturali concreti. Il problema è sapere reagire, non accettare questi fatti come eterni. La differenza di fondo ...
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democristianizzare
v. tr. Far diventare democristiano, rendere democristiano. ◆ Ai suoi detrattori, che gli rimproverano di «democristianizzare» FI, [Claudio] Scajola replica: «La Dc ha avuto difetti [...] fare altrettanto». (Foglio, 27 marzo 1998, p. 3) • in platea non c’erano uomini delle Partecipazioni statali, ma economisti espressione della cultura del privato, esperti di matrice liberale e di area confindustriale, da Stefano Micossi a Gianpaolo ...
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devalorizzazione
(de-valorizzazione), s. f. Progressiva perdita o privazione di valori. ◆ La mancanza di autostima, il sentimento di irrilevanza, la mortificazione del sentirsi superflui e inefficienti [...] , un deprezzamento politico, una de-valorizzazione sociale ripetuta quotidianamente con vile brutalità e durezza da governanti ed economisti, addio. (Lietta Tornabuoni, Stampa, 25 novembre 1999, p. 5, Interno) • Bisognerà guardar bene dentro all ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi [...] , ecc. proprî di determinati paesi, personaggi, scuole di pensiero: un partito comunista d’o. sovietica, d’o. cinese; economisti di o. keynesiana, d’o. marginalista; era un crociano di stretta obbedienza. 3. Nel sec. 16°, denominazione della tassa ...
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importare2
importare2 v. tr. [lo stesso etimo della voce prec., ma con sign. introdotto dagli economisti del sec. 18° secondo il modello del fr. importer e dell’ingl. to import] (io impòrto, ecc.). – [...] Introdurre merci provenienti da paesi esteri: i. grano, carbone, manufatti; i. carne dall’Argentina; l’Italia ha bisogno d’i. molte materie prime. Per estens., anche di monete estere, di specie animali ...
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conteggiatorio
agg. Dei metodi contabili; relativo all’elaborazione dei conteggi. ◆ Deposto sulla griglia del sistema mediatico, il caos contabile appare compiuto, pervasivo, per certi versi addirittura [...] l’Istat e i suoi antagonisti con la partecipazione straordinaria di consumatori esasperati, Osservatori improvvisati, economisti appaltati, centri studi sospetti, conduttori e combattenti da arena televisiva. (Filippo Ceccarelli, Stampa, 2 dicembre ...
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bullionismo
s. m. [dall’ingl. bullionism, der. di bullion (v.)]. – Termine con cui alcuni economisti indicano la prima fase (sec. 16° e 17°) del mercantilismo, nella quale la ricchezza delle nazioni [...] è identificata con la quantità d’oro e d’argento posseduta, e in cui si moltiplicano perciò i divieti all’esportazione dei metalli e le alterazioni delle monete ...
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neoclassico
neoclàssico agg. [comp. di neo- e classico] (pl. m. -ci). – 1. Del neoclassicismo, in arte e in letteratura; appartenente al periodo o alle tendenze del neoclassicismo: arte, stile, gusto [...] , che è proprio o si riferisce alle teorie e agli insegnamenti di quegli economisti che, pur assumendo talune concezioni proprie del pensiero economico classico (libertà di mercato, principio di libero scambio, ecc.), introdussero, a partire dalla ...
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Rivista fondata a Padova nel 1875 e proseguita a Bologna da A. Zorli (dal 1886); la seconda serie fu edita a Roma (dal 1890) sotto la direzione di A. De Viti De Marco, U. Mazzola, M. Pantaleoni e A. Zorli; la terza a Roma (dal 1910, con il titolo...
Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare sia pur brevemente le condizioni della...