nullius dioeceseos
‹nullìus diečè∫eos› (o nullius dioecesis ‹... dièče∫is›). – Espressione lat. («di nessuna diocesi»), solitamente abbreviata in nullius, con cui venivano indicate nel diritto canonico [...] (prelature e abbazie) che non appartenevano a nessuna diocesi pur costituendo un territorio ecclesiastico analogo alla diocesi; il responsabile di tali circoscrizioni aveva poteri pari a quelli dei vescovi e poteva conferire i ministeri ...
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febronianismo
s. m. – Dottrina ecclesiologica, così detta dal nome del suo sostenitore, il teologo e giurista ted. G. Febronio (pseudonimo di Johann Nikolaus von Hontheim, 1701-1790), che contesta il [...] primato giurisdizionale del papa e riconosce quale organo supremo del potere ecclesiastico il concilio, negando al pontefice il diritto di interferire nella vita del clero delle varie chiese nazionali. ...
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anno
s. m. [lat. annus]. – 1. Unità di misura del tempo che corrisponde sostanzialmente al periodo di rivoluzione della Terra intorno al Sole; tale periodo ha la durata media, per gli usi pratici (a. [...] corso di studî: iscriversi al primo a. di legge; frequentare il terzo a. del liceo, e sim.). In partic.: a. ecclesiastico o liturgico, lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche durante l’anno (che nel Messale e nel Breviario romano ha inizio con ...
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titolare1
titolare1 agg. e s. m. e f. [der. di titolo]. – 1. a. Nel linguaggio giur., il soggetto a cui spetta un diritto soggettivo: il t. di un diritto di proprietà, di una servitù, ecc. b. Che esercita [...] di gioco (contrapp. a riserva). 2. In diritto canonico: a. Chi ha un «titolo di ordinanza»: il t. di un beneficio ecclesiastico. Talvolta con valore restrittivo, chi ha il titolo senza avere l’ufficio: vescovo t., lo stesso che vescovo in partibus. b ...
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titolarita
titolarità s. f. [der. di titolare1]. – Il fatto, la condizione di essere titolare, o il titolare, di diritti, funzioni, benefici, ecc.: t. di una cattedra, di un’alta carica, di un’azienda, [...] di un conto bancario, di un beneficio ecclesiastico, ecc. In partic., in diritto, la posizione di colui al quale l’ordinamento attribuisce un diritto soggettivo oppure l’esercizio di un’azione a difesa di un diritto, o anche, più genericam., la ...
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sapienziale
agg. [dal lat. tardo sapientialis], letter. – Che riguarda la sapienza, che s’ispira alla sapienza, che tratta della sapienza, intesa come profondo sapere: letteratura s., il complesso degli [...] vita pratica. Libri s., gruppo di libri dell’Antico Testamento, così denominati in età cristiana, che trattano della sapienza nei suoi varî aspetti etici e religiosi (ne fanno parte: Giobbe, Salmi, Proverbî, Ecclesiaste, Cantico dei Cantici, Sapienza ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] . Diritto di p., il diritto di scegliere la persona a cui si vuole sia conferito un ufficio ecclesiastico, e di indicarla all’autorità ecclesiastica a cui spetta di conferire quell’ufficio e che ha l’obbligo di accettare il candidato presentato ...
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coadiutore
coadiutóre s. m. [dal lat. tardo coadiutor -oris, der. di coadiuvare «coadiuvare»]. – 1. (f. -trice) Persona che è d’aiuto ad altra in un ufficio o ne fa le veci in determinati casi; è anche [...] o sordo o impossibilitato a scrivere o che abbia compiuto 40 anni di servizio effettivo. 2. Nel diritto canonico, il chierico che supplisce un titolare di un ufficio ecclesiastico nell’adempimento del suo ufficio, con o senza diritto di successione. ...
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patriarca
patrïarca s. m. [dal lat. tardo patriarcha, gr. πατριάρχης, comp. di πατριά «stirpe, tribù, famiglia» e -άρχης «-arca»] (pl. -chi). – 1. In senso ampio e generico, e con riferimento al più [...] ambito del cristianesimo, il maggiore dignitario di una comunità cristiana e, in senso più tecnico e preciso, il dignitario ecclesiastico che soprastà ai vescovi, godendo, in ragione della sede, di speciali facoltà e prerogative: il p. di Gerusalemme ...
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piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] che fa riferimento al sign. agricolo del verbo, è oggi più com. impiantare; si conservano però nel linguaggio ecclesiastico espressioni specifiche come p. la Chiesa, p. una diocesi, p. una prefettura apostolica, un vicariato apostolico, costituire in ...
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Siracide Uno dei libri dell’Antico Testamento che i cattolici dicono deuterocanonici, i protestanti e gli ebrei apocrifi. Del testo si hanno tre recensioni indipendenti: ebraica (la lingua originale, completa per oltre due terzi), greca e latina;...
ecclesiastico
Vincenzo Valente
S'incontra una sola volta, in Cv IV XXVII 14 la tovaglia furata di su l'altare, con li segni ecclesiastici ancora. L'aggettivo è detto per significare i sacri simboli della Chiesa e della religione, spesso tessuti...