spoglio2
spòglio2 s. m. [der. di spogliare, propr. deverbale a suffisso zero]. – 1. L’azione di spogliare, il fatto di venire spogliato, nel sign. di togliere, portare via, spossessare con la violenza [...] violento o clandestino. c. In diritto canonico, il superfluo di una rendita beneficiale che resterà alla morte del beneficiato ecclesiastico e di cui quest’ultimo, per una legge antichissima, non può disporre per testamento, gravando su di esso il ...
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eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, [...] .: e. della Luna, il numero che indica i giorni e le frazioni di giorno trascorsi dal novilunio astronomico (nel computo ecclesiastico, l’età della Luna si conta dal primo apparire della falce lunare vespertina, che è in ritardo rispetto al novilunio ...
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altare
s. m. [lat. volg. e tardo altare (class. altaria -ium), di origine incerta]. – 1. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per [...] sugli a., santificare, e in senso fig. celebrare, lodare. Talora come simbolo della religione: nemici dell’a.; o del potere ecclesiastico: il trono e l’altare. 2. A. della patria: la parte centrale del monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, sul ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] del copista alla fine del testo di un libro copiato. 5. Supremo tribunale della Segnatura Apostolica, tribunale ecclesiastico della Curia romana, istituito, nella forma attuale, da Pio X nel 1909 e successivamente modificato: composto da ...
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figliolo
figliòlo (letter. figliuòlo) s. m. (f. -a) [lat. filiŏlus, dim. di filius (f. filiŏla)]. – 1. a. Figlio. Le due voci non differiscono nel sign. fondamentale, ma figliolo è (almeno nell’uso di [...] , figlioli. E per esprimere il sentimento di una paternità spirituale, figliuoli miei dilettissimi, vocativo frequente nell’uso ecclesiastico. Talora usato anche dove figlio sarebbe più proprio: In estranie contrade Pugnano i tuoi figliuoli (Leopardi ...
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controriforma
controrifórma (o Controrifórma) s. f. [comp. di contro- e riforma, secondo il modello del ted. Gegenreformation]. – 1. Varia e multiforme opera svolta dalla Chiesa cattolica per arginare [...] °, operando sia nel campo del dogma (soprattutto con il Concilio di Trento del 1545), sia in quello della disciplina ecclesiastica (con varî ordini religiosi, primo fra i quali la Compagnia di Gesù), valendosi di mezzi religiosi, politici, giudiziarî ...
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scalco
s. m. [dal longob. skalk «servo»] (pl. -chi). – 1. Nel Medioevo e nel Rinascimento, servitore che, nei conviti signorili, aveva l’incarico di servire ai commensali le carni già tagliate dal trinciante: [...] servizio (Magalotti). In epoche successive, maggiordomo, direttore di mensa. 2. S. segreto del papa, cameriere segreto, ecclesiastico o laico, che presiedeva alla mensa del pontefice, provvedendo personalmente a quanto concernesse la persona del papa ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] , commerciante, imprenditore, operatore economico o finanziario, ecc.; u. politico, impegnato nella vita politica; u. di chiesa, ecclesiastico; u. di lettere, letterato; u. di scienza, scienziato, studioso di discipline scientifiche; u. di legge ...
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mansionario1
mansionàrio1 agg. e s. m. [dal lat. tardo mansionarius, propr. «che riguarda la dimora, la stazione (mansio)»]. – 1. agg. e s. m. Di ecclesiastico che gode di un beneficio minore, senza [...] essere ritenuto membro costitutivo di un capitolo. 2. s. m. Nel medioevo, colui che attendeva alla custodia di una chiesa con funzioni analoghe a quelle di un sagrestano; oggi, persona che svolge pressappoco ...
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anziano
agg. e s. m. [prob. dal fr. ancien, e questo dal lat. *anteanus, *antianus, der. di antea «prima»]. – 1. Di età avanzata, in senso assoluto o in relazione ad altri: un uomo a., una signora a.; [...] . alle matricole). 3. Nelle confessioni riformate, spec. quelle a regime presbiteriano, l’investito di un ufficio ecclesiastico; più spesso, nel linguaggio corrente, il laico che assiste il ministro nelle funzioni amministrative. 4. Consiglio degli ...
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Siracide Uno dei libri dell’Antico Testamento che i cattolici dicono deuterocanonici, i protestanti e gli ebrei apocrifi. Del testo si hanno tre recensioni indipendenti: ebraica (la lingua originale, completa per oltre due terzi), greca e latina;...
ecclesiastico
Vincenzo Valente
S'incontra una sola volta, in Cv IV XXVII 14 la tovaglia furata di su l'altare, con li segni ecclesiastici ancora. L'aggettivo è detto per significare i sacri simboli della Chiesa e della religione, spesso tessuti...