asino
àsino s. m. (f. -a) [lat. asĭnus, der. da un vocabolo preindoeuropeo affine al sumerico anśu «asino», come il gr. ὄνος «asino»]. – 1. Quadrupede da soma e da basto, detto anche ciuco o somaro: [...] di Balaam: nel racconto biblico, l’asina che durante il viaggio intrapreso dall’indovino arameo Balaam per andare a maledire gli Ebrei, si fermò per l’apparizione di un angelo e, picchiata, parlò lamentandosi; fig., di bestia restia, che non vuole ...
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antilegomeni
antilegòmeni s. m. pl. [dal gr. ἀντιλεγόμενα, neutro pl., sottint. βιβλία, «(libri) discussi»]. – Termine usato da Eusebio di Cesarea per un gruppo di libri del Nuovo Testamento (epistole [...] cattoliche, spec. Giacomo e Giuda; ma soprattutto Agli Ebrei e l’Apocalisse), la cui canonicità era ancora discussa al suo tempo, e ripreso, in senso meno preciso, dalla critica recente. ...
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politeuma
politèuma s. m. [dal gr. πολίτευμα, der. di πολιτεύω «essere ascritto alla cittadinanza»] (pl. -i). – In età ellenistica, l’organizzazione speciale che nelle grandi città nuove era data agli [...] stranieri protetti (spec. agli Ebrei), i quali avevano proprî capi e assemblee e godevano di una certa autonomia religiosa e amministrativa. ...
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yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini [...] , Stampa, 25 aprile 2000, p. 21, Società e Cultura) • In scena vi è un gruppo di sette buontemponi, vi è un regista ebreo americano che decide di realizzare un film sul «Mercante» come nessuno l’ha mai realizzato (in yiddish, appunto); e poi c’è lei ...
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neoebraico
neoebràico agg. e s. m. [comp. di neo- e ebraico] (pl. m. -ci). – Detto della lingua ebraica postbiblica, i cui inizî coincidono con quelli dell’era cristiana e che, parlata in origine dal [...] popolo, andò progressivamente restringendosi all’uso dotto e liturgico, accompagnando con tali caratteri gli Ebrei nella diaspora; con la fondazione dello stato d’Israele nel 1948, ne è divenuta la lingua ufficiale, spesso arricchita da nuovi ...
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olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», [...] , per antonomasia, l’o. (in questo senso anche maiusc., l’Olocausto, e come sinon. di Shoah), quello degli Ebrei nei campi di sterminio nazisti durante la seconda guerra mondiale. c. fig. Sacrificio volontario, spec. quello supremo, dedizione totale ...
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mescolare
v. tr. [lat. volg. *miscŭlare, documentato anche nel lat. mediev., der. di miscēre «mescolare»] (io méscolo, ecc.). – 1. a. Mettere insieme due o più sostanze diverse, liquide o solide o anche [...] con l’altro, riferito a persone o a cose astratte: m. le razze, con accoppiamenti, incroci e sim.; scherz., m. gli Ebrei con i Samaritani, voler unire cose troppo diverse fra loro; m. due stili architettonici; nella sua prosa mescola dialettalismi e ...
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soavizzare
soaviżżare v. tr. [der. di soave1], letter. – Rendere soave (in differenti accezioni di questo agg.): gli Ebrei, quello che s’aveva ad abbruciare ..., lo soavizzavano, rimpastandolo con diversi [...] ingredienti (Magalotti); un filo di sorriso ... di quando in quando soavizzava quel volto (G. Berto) ...
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israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei [...] in quanto discendenti di Giacobbe o Israele (chiamati perciò anche nel linguaggio biblico figli d’Israele), usato oggi spesso come sinon. di ebreo, con connotazione quasi esclusivam. religiosa. Anche come agg., con il sign. di israelitico. ...
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diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si [...] disseminano in varie parti del mondo; in partic., la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dall’esilio babilonese (6° sec. a. C.) in poi, e spec. dopo la distruzione di Gerusalemme nel 135 d. C. Con riferimento a tempi moderni, il termine è ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica per designare quel gruppo di tribù...
Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura i suoi assetti istituzionali e giuridici,...