tribu
tribù s. f. [dal lat. tribus, di formazione incerta]. – 1. In senso storico: a. In Roma antica, nell’età monarchica, ciascuna delle 3 frazioni etniche, o territoriali, in cui era suddivisa la popolazione; [...] file (ϕυλή: v. file1). c. Ognuno dei 12 gruppi, risalenti ai 12 figli di Giacobbe, in cui erano organizzate politicamente le genti ebraiche prima della monarchia: la t. di Giuda, di Levi, di Giuseppe, ecc. 2. a. In senso moderno, gruppo etnico di ...
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jiddisch
〈i̯ìdiš〉 agg. e s. neutro, ted., usato in ital. come agg. e s. m. – Adattamento tedesco del termine che definisce la lingua, e quindi anche la cultura, delle comunità ebraiche yiddish (v. la [...] voce) ...
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preadamita
s. m. e f. e agg. [der. di Adamo, col prefisso pre-] (pl. m. -i). – 1. Uomo che, secondo alcune leggende ebraiche e cristiane, e secondo la teoria del preadamitismo, sarebbe vissuto prima [...] di Adamo. 2. Sostenitore della teoria del preadamitismo: le convinzioni dei preadamiti. Anche come agg., che si riferisce al preadamitismo, preadamitico: le teorie preadamite ...
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petrinismo
s. m. [dall’ingl. Petrinism, der. del lat. eccles. Petrinus: v. petrino]. – Nella storia della Chiesa, nome con cui si è qualche volta indicata la tendenza (in quanto sarebbe stata impersonata [...] da san Pietro) a voler legata l’incipiente predicazione cristiana alla tradizione e alla prassi delle sinagoghe ebraiche (per contrapporla a quella di maggior afflato universalistico espressa dall’apostolato di san Paolo). ...
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kasher
kāshēr 〈kaašèer〉 (anche kašer 〈kašèr〉 e, nella pron. degli ebrei ashkenaziti, košer o kōshēr 〈kòšer〉) agg., ebr. – Propriam., idoneo, giusto, puro, termine con cui sono qualificati i cibi permessi [...] piccoli volatili). Il termine è spesso adattato in ital in kashèr; per estens., si parla anche di ristoranti kasher, di macellerie k., e con ulteriore estens. di persona k., osservante delle prescrizioni ebraiche (o, metaforicamente, persona buona). ...
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sabbatario
sabbatàrio (o sabatàrio) s. m. (f. -a) [der. di sab(b)ato]. – Nome, per lo più al plur., dei seguaci (detti anche sabbatei, sabbatisti) di varie sette postriformate le quali, o per interpretazione [...] letterale di passi biblici, o per particolari vedute sull’imminente fine del mondo, o per influenze ebraiche, rimisero in vigore l’osservanza giudaica del sabato. Anche come agg.: gruppo s.; corrente sabbataria. ...
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taled
talèd s. m. [dal fr. taled, che è dall’ebraico ṭallīt]. – Mantello o scialle bianco, orlato di strisce nere o blu, di foggia varia ma sempre con frange ai quattro angoli, indossato dai rabbini [...] e dai capi delle comunità ebraiche, e anche dai fedeli in genere, nella sinagoga, per le preghiere del mattino. ...
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Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione con la tradizione filosofica classica,...
Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire dal 1881-82, dopo l’attentato allo...