cripto-ebraico
agg. Che tenta di dissimulare le tradizionali tematiche ebraiche. ◆ All’inizio, prima del ’45, le pellicole non affrontavano tematiche ebraiche, ma di questo periodo ci sono moltissimi [...] di [Igor’] Shafarevic, lette alla luce di quelle di [Oleg] Michajlov, significano che il filone «odessita» (cripto-ebraico) della letteratura russo-sovietica ha inquinato la vera, grande tradizione letteraria russa, e se il valore letterario della ...
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taref
ṭaref 〈tħarèf〉 agg., ebr. – Non adatto, impuro (nella Bibbia, propriam., «sbranato»), riferito in partic. a cibi che, non rispondendo alle prescrizioni alimentari ebraiche, non sono consentiti [...] agli Ebrei (tali, per es., i molluschi, i crostacei, i piccoli volatili, gli animali non uccisi secondo il rito, quelli morti per malattia e quelli sbranati), in diretta contrapp. a kāshēr o kašer, con ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] dell’alfabeto; parola formata di otto l.; scrivere un numero in tutte l. (anziché in cifre); l. latine, l. greche, l. ebraiche (più com. l. dell’alfabeto latino, o caratteri latini, greci, ecc.). Fam. (ma oggi in disuso), lettere di scatola, lettere ...
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pogrom
〈paġròm〉 s. m., russo [propr. «distruzione, devastazione», der. del v. gromit′ «devastare, saccheggiare», col pref. po- che indica il completamento di un’azione]. – Violenta sollevazione popolare [...] contro comunità ebraiche che, nella Russia zarista ma anche in altre regioni dell’Europa orientale, provocava massacri e saccheggi, spesso perpetrati con la connivenza delle autorità, sotto la spinta di motivazioni economiche (cancellazione di debiti ...
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cabala
càbala (o càbbala) s. f. [dall’ebr. qabbālāh, propr. «ricezione, tradizione»]. – 1. Il complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate [...] a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. 2. estens. Arte che presume d’indovinare il futuro per mezzo di numeri, lettere, sogni. In partic., c. del lotto, serie complessa ...
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pentacolo
pentàcolo (o pentàculo) s. m. [dal lat. mediev. pentaculum, forse der. del gr. πέντε «cinque»]. – Nelle credenze popolari del medioevo, pezzo di metallo, di carta o di altra materia su cui [...] dagli incantesimi: Poi la donzella a sé richiama in chiesa, ... E perché da li spirti non sia offesa, Le fa d’un gran pentacolo coperchio (Ariosto); datogli in mano il pentaculo, cominciò a mormorare parole latine, greche, ebraiche (D’Azeglio). ...
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giudaizzare
giudaiżżare v. intr. e tr. [dal lat. tardo iudaizare (intr.), gr. ἰουδαΐζω]. – 1. intr. (aus. avere) Imitare i riti o seguire i costumi giudaici, con riferimento soprattutto a coloro che, [...] nel cristianesimo primitivo, pur non essendo giudei, si comportavano come tali, e volevano imporre le pratiche ebraiche ai convertiti al cristianesimo. 2. tr., raro. Adattare agli usi, ai costumi giudaici, o imporne l’osservanza. ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. [...] con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a. C.), quando l’intero popolo ebraico fu ridotto alla sola tribù di Giuda; nell’uso com., sinon. generico di ebreo, soprattutto al plur. (ma con valore spesso ...
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giudeo-spagnolo
giudèo-spagnòlo agg. e s. m. – Lingua giudeo-spagnola o, come s. m., il giudeo-spagnolo, lingua mista di elementi ebraici e spagnoli, la cui formazione risale all’espulsione degli Ebrei [...] Spagna in seguito alla politica d’intolleranza religiosa della fine del sec. 15°, oggi parlata dalle comunità ebraiche dei maggiori centri balcanici (Salonicco, Istanbul, ecc.); conserva molti caratteri arcaici dello spagnolo, perduti invece nella ...
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iperesposizione
(iper-esposizione), s. f. Presenza o esposizione eccessiva. ◆ Dice la ginecologa Alessandra Graziottin: «Chi va in video denota inconsciamente un bisogno di visibilità perché c’è una [...] 29 gennaio 2006, p. 3, Interno) • Dopo un periodo di iperesposizione delle divisioni politiche interne, le comunità ebraiche, di cui [Tobia] Zevi è stato anche rappresentante pubblico, sembrano sparite dal dibattito. (Jacopo Tondelli, Riformista, 29 ...
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Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione con la tradizione filosofica classica,...
Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire dal 1881-82, dopo l’attentato allo...