shofar
shōfār 〈šofār〉 s. m., ebr. (anche italianizzato in sciofàr). – Strumento a fiato in forma di lungo corno, usato fin dai più antichi tempi della storia d’Israele per suonare l’allarme, per lanciare [...] le truppe all’assalto, per sciogliere l’esercito, per solennizzare l’avvento di un nuovo re, e soprattutto per riunire i fedeli a preghiera: oggi viene ancora suonato in varie ricorrenze liturgiche, per ...
Leggi Tutto
sceva
scevà s. m. [dall’ebr. shĕwā, der. di shaw «niente»]. – 1. Simbolo grafico ebraico che viene sottoscritto a un grafema consonantico e che denota assenza di vocale dopo la consonante soprascritta. [...] 2. In glottologia, termine (desunto dalla grammatica ebraica) col quale si indica una vocale di timbro indistinto (vocale neutra), di quantità ridotta, di scarsa sonorità e scarsa tensione articolatoria, ...
Leggi Tutto
bato
s. m. [dal lat. tardo batus, gr. eccles. βάτος che è dall’ebr. bat]. – Recipiente e misura di capacità degli antichi Ebrei, equivalente a circa 32,5 litri: venivano i debitori del padre portando [...] bati d’olio (D’Annunzio) ...
Leggi Tutto
urrita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Degli Urriti (o Hurriti, o anche Orrèi, dal nome ebr. Ḥōrīm), popolazione insediata già dalla fine del III millennio a. C. in Mesopotamia e quindi nella Siria [...] settentr. e nell’Armenia, e annessa nel 1365 all’impero ittito: la grande civiltà u.; l’impero u., il Mitanni; la popolazione u. (e come sost., appartenente alla popolazione urrita: un U., una U., la religione ...
Leggi Tutto
haredim
s. m. pl. Gli ebrei ortodossi fondamentalisti e tradizionalisti. ◆ Nel mondo degli haredim, gli ebrei ortodossi, la famiglia è il centro della santità, i figli sono un culto. (Moni Ovadia, Corriere [...] Mea She’arim la media è di 7,7 bambini a famiglia. (Francesca Paci, Stampa, 9 febbraio 2008, p. 15, Estero).
Dall’ebr. haredim (‘timorati di Dio’), forma pl. di haredi.
Già attestato nella Repubblica del 22 marzo 1990, p. 15, Politica estera (Edgardo ...
Leggi Tutto
nisan
nisàn s. m. [dall’ebr. nīsān]. – Nome del settimo mese del calendario ebraico (compreso nel periodo tra il marzo e l’aprile), nel 14° giorno del quale cade per gli Ebrei la festa pasquale. ...
Leggi Tutto
sidro
s. m. [dal fr. cidre, che è il lat. tardo sicĕra, gr. σίκερα, prestito dall’ebr.]. – Succo di frutta (mele, pere, ecc.) fermentato, usato come bevanda leggermente alcolica, per la preparazione [...] di aceto, ecc.: ha sapore acidulo (dovuto prevalentemente all’acido malico), e un contenuto in alcole dal 4 al 7%, che talora viene abbassato, per diluizione con acqua, al 2-3%; in base al grado alcolico ...
Leggi Tutto
cinnamomo
cinnamòmo s. m. [dal lat. cinnamomum, gr. κιννάμωμον, voce di origine orientale; cfr. ebr. qinnāmōn]. – Genere di piante lauracee (lat. scient. Cinnamomum), che comprende 275 specie, per lo [...] più tropicali, legnose, dell’Asia e dell’Australia; vi appartengono gli alberi che forniscono la canfora, la cannella e la corteccia di massoia ...
Leggi Tutto
mi3
mi3 (raro mu) s. m. [dal gr. μῦ, ionico μῶ, dal fenicio; cfr. ebr. mēm]. – Nome della dodicesima lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo μ, maiuscolo Μ), corrispondente [...] alla lettera m, M dell’alfabeto latino. Nell’antica numerazione greca, la lettera, con un apice in alto a destra (μ′) indicò il numero 40, con un apice in basso a sinistra (′μ) il numero 40.000. Secondo ...
Leggi Tutto
coro2
còro2 s. m. [dal lat. tardo corus, gr. κόρος, che è dall’ebr. kor]. – Antica misura di capacità presso gli Ebrei, usata spec. per il frumento: cento c. di grano (Fra Giordano). ...
Leggi Tutto
MAIMONIDE (ebr. Mōsheh b. Maymōn, abbreviato RaMBaM; arabo Abū ‛Ιμρἇν Μὗσἂ β. Maymūn b. ‛Abd Allāh)
Umberto Cassuto
Filosofo e giurista ebreo, nato il 30 marzo 1135 in Cordova, donde dovette fuggire col padre, probabilmente nel 1149, per le...