selihah
sĕlīḥāh 〈seliiḥàah〉 s. f., ebr. (propr. «perdono»). – Preghiera penitenziale ebraica che, secondo il Talmūd (v. talmudico), Dio stesso avrebbe insegnato a Mosè quando, sul Sinai, gli manifestò [...] la sua misericordia (Esodo 34, 6-7): il suo nucleo essenziale è costituito da versetti biblici recitati nei giorni di digiuno, successivamente ampliato con libere creazioni poetiche ...
Leggi Tutto
atanor
atanòr s. m. [dall’ebr. ha-tannūr «la fornace»]. – Nel linguaggio degli alchimisti ed ermetisti, fornello, variamente raffigurato (spesso in forma di forno a torretta), sul quale veniva posto [...] l’uovo (v. uovo nel sign. 3) o l’alambicco per compiere le operazioni necessarie alla produzione della pietra filosofale ...
Leggi Tutto
filatterio
filattèrio s. m. [dal lat. tardo phylacterium, gr. ϕυλακτήριον, dal tema di ϕυλάσσω «difendere, preservare»]. – Nome (generalm. usato al plur., i filatterî, corrispondente all’ebr. tĕfillīn) [...] delle due capsule di cuoio contenenti strisce di pergamena con iscritti passi del Pentateuco, che gli ebrei portano, legate con cinghie, una al braccio sinistro e l’altra al capo durante la preghiera ...
Leggi Tutto
sadduceo
sadducèo (meno com. saducèo) s. m. (f. -a) e agg. [dal lat. Sadducaei, plur., gr. Σαδδουκαῖοι, ebr. Ṣaddūqīm]. – Membro di una setta religiosa e politica ebraica sorta, in opposizione a quella [...] dei farisei, nel 2° sec. a. C. ed estintasi nel 70 d. C., il cui nome si riallaccia a Sadòc (sommo sacerdote al tempo dei re David e Salomone), caratterizzata, dal punto di vista politico, da un atteggiamento ...
Leggi Tutto
sukkot
sukkōt 〈sukkòotħ〉 s. f. pl., ebr. (propr. «capanne»). – Festa ebraica, nota anche con il nome di festa dei tabernacoli (v. tabernacolo). ...
Leggi Tutto
zaffiro
żaffìro (meno corretto żàffiro; ant. żafiro, saffiro) s. m. [dal lat. sapphīrus (e sappīrus), e questo dal gr. σάπϕειρος, voce di origine orientale (ebr. sappīr)]. – 1. Minerale, varietà di corindone [...] cui l’ilmenite (ossido di ferro e di titanio), dispersa allo stato colloidale nel reticolo cristallino, conferisce diverse tonalità di azzurro; i cristalli limpidi e di tinta uniforme costituiscono gemme ...
Leggi Tutto
etrog
ètrog s. m. [dall’ebr. etrōg]. – Varietà di cedro (Citrus medica var. ethrog), detta anche limone e. o cedro degli ebrei (perché da questi usato nelle cerimonie religiose della festa dei Tabernacoli), [...] i cui frutti sono mangerecci e danno, per macerazione delle scorze, l’acqua di e.: da questa si ottiene, per ripetute distillazioni, l’acqua coobata che, con aggiunta di zucchero, fornisce la materia prima ...
Leggi Tutto
lambda
(o labda) s. m. [dal gr. λάμβδα o λάβδα (lat. lambda), dal fenicio lama, ebr. lāmedh], invar. – Nome della undicesima lettera dell’alfabeto greco e del segno che la rappresenta (minuscolo λ, maiuscolo [...] Λ), corrispondente alla lettera l, L dell’alfabeto latino. Nella numerazione greca, a partire dal 4° sec. a. C., un λ con apice a destra in alto (λ′) indica il numero 30, con apice a sinistra in basso ...
Leggi Tutto
amen
àmen (pop. àmmen) interiez. e s. m. [dall’ebr. āmēn «così è, in verità»]. – Parola del lat. eccles., che, con il sign. di «così sia», chiude molte preghiere cristiane in lingua latina, talora anche [...] quelle in lingua italiana, o è pronunciata dall’assemblea nella messa e in altri riti liturgici come risposta e assenso a preghiere e invocazioni del celebrante. È d’uso com. nella frase in men che non ...
Leggi Tutto
terafim
terafìm s. m. pl. [adattam. dell’ebr. tĕrāfim, gr. ϑεραϕίμ]. – Oggetti di culto degli antichi Ebrei, venerati principalmente nelle famiglie: erano forse statue o statuine di divinità o di genî [...] di antenati, e venivano usati per il sortilegio e la divinazione accanto all’efod ...
Leggi Tutto
MAIMONIDE (ebr. Mōsheh b. Maymōn, abbreviato RaMBaM; arabo Abū ‛Ιμρἇν Μὗσἂ β. Maymūn b. ‛Abd Allāh)
Umberto Cassuto
Filosofo e giurista ebreo, nato il 30 marzo 1135 in Cordova, donde dovette fuggire col padre, probabilmente nel 1149, per le...