torah
tōrāh 〈tooràah〉 s. f., ebr. – Termine biblico che designa la dottrina impartita dai genitori ai figli, dai saggi agli stolti, dal sacerdote al popolo e da Dio agli uomini mediante i profeti. Per [...] antonomasia è così chiamato (anche nella forma italianizzata torah, torà) l’insieme degli insegnamenti e precetti riconosciuto dagli Ebrei come rivelato da Yahweh attraverso Mosè e raccolto nel Pentateuco ...
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klezmer /'klɛtsmer/ s. m. [da una voce yiddish (connessa con l'ebr. keley zemes "strumenti musicali")]
(mus.) Genere di musica tradizionale degli ebrei europei centro-orientali, con forte presenza di [...] violino e clarinetto e con ritmica veloce ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, [...] propiziatorio, sui lati del quale erano collocate due figure di cherubini. 4. A. di Noè: cassone di giunchi intrecciati (ebr. tēbah) galleggiante, che Noè avrebbe costruito per ordine di Dio, allo scopo di salvarsi dal diluvio insieme con la famiglia ...
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belzebu
belżebù s. m. [dall’ebr. Ba῾alzĕbūb che pare significasse «signore delle mosche», poi mutato in Ba῾alzĕbūl «signore della casa (degli inferi)»]. – Nome di una divinità filistea, che nel Nuovo [...] Testamento ricorre come principe dei demoni, e divenuto poi, nell’uso com., sinon., per lo più scherz., di diavolo, demonio; come termine di similitudine, parere un b., di persona brutta o infuriata ...
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triconsonantico
triconsonàntico agg. [comp. di tri- e consonante] (pl. m. -ci). – In linguistica, costituito di tre consonanti: gruppi t. (come str- di strada); radice triconsonantica. In partic., con [...] generico, che si determina variamente a seconda della vocalizzazione e dei suffissi: per es., la radice «mlk» implica la nozione generica del «regnare»; di qui i singoli vocaboli, quali gli ebr. melek «re», mālak «regnò», malkūt «regno», ecc. ...
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graduale2
gradüale2 agg. e s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) gradualis, der. di gradus -us «passo, scalino»]. – 1. agg. Salmi g., raccolta di 15 salmi (dal 119 al 133) della Vulgata, il cui titolo deriva [...] dalla traduz. latina (canticum graduum) dell’ebr. shīr hama‘ ălōt (propr. «cantico delle salite»), prob. perché tali salmi venivano cantati durante i pellegrinaggi annuali in cui gli Ebrei «salivano» a Gerusalemme e al tempio. 2. s. m. a. Versetto, o ...
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beniamino
s. m. (f. -a) [dal nome di Beniamino, l’ultimo figlio del patriarca Giacobbe e da questi prediletto (in ebr., Binyāmīn «figlio della destra», cioè «fortunato»)]. – Figlio prediletto: il b., [...] la b. del papà (ma anche della mamma, e per estens. del nonno o della nonna, degli zii); in senso più ampio, chi gode di particolare predilezione rispetto ai suoi pari: il b. della maestra, del pubblico, ...
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yom kippur
yōm kippūr ‹i̯òm kippùur› locuz. ebr. (propr. «giorno dell’espiazione»), usata in ital. come s. m. – Espressione con la quale viene indicata la ricorrenza del kippūr (v.), e il rito stesso. ...
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midrascico
midràscico agg. [der. dell’ebr. midrāsh] (pl. m. -ci). – Relativo al midrāsh o ai midrāshīm: indagine, esegesi m.; stile m.; aramaico m., l’aramaico in cui sono scritti i midrāshīm. ...
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midrash
midrāsh ‹midħràaš› s. m., ebr. [da una radice che significa «investigare»] (pl. midrāshīm, soprattutto usato per indicare i libri). – Termine che nella storia dell’interpretazione dei libri veterotestamentarî [...] indica: l’esegesi dei testi sacri, quale fu praticata dai dottori ebrei nell’epoca post-biblica; i risultati di questa indagine; e i libri in cui tali risultati sono esposti ...
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MAIMONIDE (ebr. Mōsheh b. Maymōn, abbreviato RaMBaM; arabo Abū ‛Ιμρἇν Μὗσἂ β. Maymūn b. ‛Abd Allāh)
Umberto Cassuto
Filosofo e giurista ebreo, nato il 30 marzo 1135 in Cordova, donde dovette fuggire col padre, probabilmente nel 1149, per le...