aspetto2
aspètto2 s. m. [der. di aspettare]. – L’aspettare, attesa: venne dopo lungo a. (Boccaccio); chi volesse anche sapere come Renzo se la passasse con donAbbondio, in quel tempo d’aspetto, dirò [...] che stavano alla larga l’uno dall’altro (Manzoni). Raro con sign. generico, è vivo oggi soltanto negli usi che seguono: sala d’a., in uffici pubblici, studî di professionisti e sim., la stanza dove il ...
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scaricare
(poet. scarcare) v. tr. [der. di caricare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scàrico, tu scàrichi, ecc.). – 1. a. Togliere o far scendere un peso, un carico dal mezzo di trasporto su cui è caricato, [...] la coscienza di un rimorso, di una colpa, di una responsabilità; spec. come rifl.: scaricarsi di una preoccupazione; donAbbondio aveva ... voglia di scaricarsi del suo doloroso segreto (Manzoni). c. Riversare: la Nera scarica le sue acque nel Tevere ...
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voi
vói (ant. e poet. vui) pron. pers. pl. [lat. vōs]. – È il pronome di seconda persona plurale, usato cioè dalla persona che parla quando si riferisce ad altre persone realmente o idealmente presenti; [...] grande utile (Boccaccio); «Voi non rispondete?» riprese il cardinale (Manzoni, in un dialogo tra il cardinale Borromeo e donAbbondio). L’uso decadde da quando, a partire dal Cinquecento, il voi allocutivo esprimente deferenza fu sostituito dal lei e ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] o essere un c. di leone, essere coraggioso; avere o essere un cuor di coniglio, di pecora, di pulcino, essere pauroso; donAbbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone (Manzoni); e in funzione attributiva, come epiteto ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] un m. nuovo; analogam., non sapere più in che m. si è, di chi, per turbamento o altro, non si raccapezza più: donAbbondio non sapeva più in che mondo si fosse (Manzoni). c. Con varie determinazioni, ciascuno dei tre regni dell’oltretomba: il m. dei ...
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seggiolone
seggiolóne s. m. [accr. di seggiola]. – 1. Sedile per una persona, ampio e massiccio, con braccioli e spalliera alta, generalm. di legno, talvolta imbottito e ricoperto di tessuto o di cuoio: [...] pur brontolando, [donAbbondio] spiccò un salto dal suo s., per lanciarsi all’uscio (Manzoni). 2. Alto sedile utilizzato per i bambini piccoli, in modo che possano arrivare all’altezza di un tavolo comune; è fornito nella parte anteriore di un piano ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento [...] narrative o drammatiche: una f. mitica, quasi leggendaria; una f. di primo piano del Risorgimento italiano; la f. di donAbbondio nei Promessi Sposi. d. Nel ricamo, punto figura (o punto stuoia), punto di fattura antichissima, che consiste in tese ...
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ciarlare
v. intr. [voce onomatopeica] (aus. avere). – Chiacchierare vanamente, far pettegolezzi, anche senza malignità: c. e scherzare sapeva assai oltre al bisogno (I. Nievo); o chiacchierare in genere, [...] ma spec. di cose o in momenti in cui converrebbe piuttosto stare zitti: nella mente, donAbbondio ... si pentiva anche dell’aver ciarlato con Perpetua (Manzoni); prov., chi assai ciarla, spesso falla. ...
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mantenere
mantenére v. tr. [lat. manu tenere «tenere con la mano»] (coniug. come tenere). – 1. a. Tenere una cosa in modo che duri a lungo, rimanga in essere e in efficienza; è quindi spesso sinon. di [...] si mantiene sereno; nella cantina il vino si mantiene più fresco. Anche con uso assol.: «Gran bella conversione!» riprese donAbbondio: «e si mantiene, n’è vero? si mantiene.» (Manzoni). 2. Con sign. particolari: a. Conservare in vita, provvedendo ai ...
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sfuggita
s. f. [der. di sfuggire]. – 1. Propriam., l’atto di sfuggire, ma esclusivam. nelle locuz. di sfuggita e (meno com. oggi ma più com. in passato) alla s., in fretta, rapidamente, quasi di passaggio [...] malgrado gli occhiacci che la madre cercava di farle alla s., raccontò la storia del tentativo fatto in casa di donAbbondio (Manzoni). 2. Con riferimento a un uso intr. del verbo sfuggire, cioè scampare, sottrarsi a un pericolo, sono chiamati mezzi ...
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Personaggio letterario de I promessi sposi di A. Manzoni: un parroco debole e inetto, che per l'ingiunzione del potente e prepotente don Rodrigo rifiuta di unire in matrimonio Renzo e Lucia. Carattere pavido e gretto, ma verso il quale il Manzoni,...
Personaggio letterario del romanzo I promessi sposi di A. Manzoni.
Lucia è la giovane promessa sposa di Renzo, della quale si incapriccia il signorotto locale, don Rodrigo, che scommette con il proprio cugino, don Attilio, che la conquisterà;...