segregazione
segregazióne s. f. [dal lat. tardo segregatio -onis, der. di segregare (v. segregare); il sign. 1 b è un calco semantico dell’ingl. segregation; i sign. del n. 2 sono ricalcati sul fr. ségréger [...] , la clitoridectomia per le ragazze, da affrontare con stoicismo per testimoniare alla comunità la capacità «adulta» di sostenere il dolore e di superare le difficoltà della vita; presso gli Indiani dell’America Settentr. consisteva in un periodo di ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] per cui non voglio discutere con te. Farsi una r. di qualche cosa, dolorosa o spiacevole, rassegnarsi ad accettarla come un fatto, dominando il dolore o il disappunto con la riflessione, riconoscendone l’inevitabilità: ha pianto per molto tempo ...
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scadere
scadére v. intr. [lat. tardo excadēre, lat. classico excidĕre «cadere giù o fuori», comp. di ex- e cadĕre «cadere»] (coniug. come cadere; aus. essere). – 1. Ridursi di valore, di qualità e d’importanza, [...] terza categoria); una bellezza scaduta; non com., che ha perduto il suo grado di nobiltà, decaduto: Venezia si chiudeva melanconica e dolorosa fra le moli marmoree, come il principe scaduto che si rassegna a morire d’inedia per non tender la mano (I ...
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incombenza
incombènza s. f. [der. di incombere]. – Incarico dato o ricevuto di fare o dire qualche cosa: dare, ricevere un’i.; assolvere una triste, una dolorosa incombenza. ...
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mesto
mèsto agg. [dal lat. maestus, propr. part. pass. di maerēre «essere afflitto»]. – 1. a. Che prova e rivela mestizia, in un determinato momento, o come sentimento abituale: che cos’hai che ti vedo [...] e solitario; per la mesta Selva saranno i nostri corpi appesi (Dante), allusione alla selva dei suicidi, detta mesta per la dolorosa condizione di chi vi è condannato. b. Che mostra, che denota mestizia, che è espressione o effetto di uno stato d ...
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proiettare
v. tr. [dal lat. tardo proiectare, der. di proiectus, part. pass. di proicĕre «gettare avanti», comp. di pro-1 e iacĕre «gettare»; cfr. progettare] (io proiètto, ecc.). – 1. Gettare, lanciare, [...] proietta sul direttore l’immagine di suo padre. ◆ Part. pass. proiettato, adoperato nel linguaggio medico nell’espressione dolore proiettato, per indicare una sensazione dolorosa percepita in una zona corporea distante dalla parte malata; è sinon. di ...
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Weltschmerz
〈vèltšmerz〉 s. m., ted. [propr. «dolore (Schmerz) del mondo (Welt)»]. – Dolore universale: il perpetuo, inevitabile dolore che accompagnerebbe la sorte degli uomini, secondo una visione del [...] tra individuo e natura caratteristica della sensibilità romantica e in base alla quale la realtà del mondo entrerebbe in dolorosa contraddizione con la soggettività e la libertà dell’uomo; il termine usato per la prima volta dallo scrittore ted ...
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wertherismo
〈verte-〉 s. m. [dal nome del protagonista del romanzo epistolare Die Leiden des jungen Werthers «I dolori del giovane Werther» (1774) di J. W. Goethe]. – Atteggiamento e comportamento, caratterizzato [...] dall’inclinazione a una tormentata e dolorosa inquietudine, accompagnata da scatti di ardente passionalità, considerato tipico dell’eroe romantico. ...
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blues
‹blùu∫› s. pl. angloamer. [dalla locuz. ingl. (to) feel blue «esser malinconico», propr. «sentirsi blu»], usato in ital. al masch. sing. – Forma di canto popolare afroamericano, adottata dal jazz, [...] di ballata, di cui sono soggetti prevalenti la situazione di schiavitù, le frustrazioni che ne conseguono, e la dolorosa sfiducia in una giustizia terrena, articolata nella constatazione della mutevolezza degli uomini e delle donne, nell’ossessivo ...
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repentino
agg. [dal lat. repentinus, der. di repens -entis «repente»]. – Subitaneo, istantaneo, improvviso, riferito soprattutto a fenomeni naturali e fatti fisici: è venuto un freddo, un caldo intenso [...] , stabilì di partire; una r. costernazione apparve sul suo volto; non mi aspettavo una così r. reazione; aveva giocondamente sopito il tumulto r. delle sensazioni nella pozza dolorosa dell’anima (C. E. Gadda). ◆ Avv. repentinaménte, all’improvviso. ...
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Questa sindrome è conosciuta anche col nome di morbo di Dercum, dall'autore che nel 1882 la descrisse individuandola. È malattia più frequente nelle donne durante la seconda metà della vita, cominciando spesso con la menopausa. Si contraddistingue...
Espressione latina («madre addolorata») che indica la Madonna ai piedi della croce con riferimento alla scena della passione di Gesù (Giovanni 19, 25).