dittongodittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una [...] vera e propria ma asillabica, sia semiconsonante; si ha d. ascendente se la vocale sillabica è la seconda (come uò in nuora, (scritto e parlato) ha ormai soppresso definitivamente il dittongo, anche in posizione tonica, quando sia preceduto da ...
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ascendente1
ascendènte1 agg. [part. pres. di ascendere]. – 1. Che ascende, che sale: la fase a. di una parabola; vènti a. (o anabatici), correnti d’aria a., movimento a. d’aria umida, in meteorologia; [...] ad a, c, m, ecc.); in diritto, e nell’uso com., linea a., degli ascendenti: in mancanza di discendenti, l’eredità risale in linea ascendente. Per accento a., dittongo a., intonazione a., in linguistica, e gradazione a., in retorica, v. ai singoli ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] da bianco, fiore, quello, acquisto, dove i e u sono semivocali e formano con la vocale che segue un dittongoascendente; non viene indicata la dieresi in posizione atona: quindi avvïare ma avviaménto, rüina ma ruinare. Negli esponenti di voci ...
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q, Q
(cu o qu) s. f. o m. – Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. Nell’alfabeto fenicio e poi in quelli semitici indicava la consonante enfatica traslitterata nel presente Vocabolario come q (da altri [...] le parole con i nessi cua, cue, cui: si confronti Arquata (col dittongo: u̯à) e arcuata (con l’iato: u-à), equità (col dittongoascendente) e acuità (col dittongo discendente). ◆ Usi più com. della lettera come abbreviazione o simbolo: nella forma ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] o proclitici (per es. è verbo, lì e là avv., sé pron., dì «giorno», ecc.); c) sui monosillabi con dittongoascendente che, almeno teoricamente, potrebbero essere scambiati per bisillabi (chiù, piè, più, può, e anche ciò, già, giù, che contengono ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] con questa un dittongoascendente (come in ieri e luogo).
Linguistica. – La lingua italiana possiede due semiconsonanti: la semiconsonante palatale i̯, che ha lo stesso punto d’articolazione della vocale i e delle consonanti gl(i) e gn 〈n’〉 e la ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] di consonante, (dicendosi allora propriam. semiconsonante o semivocale), dando origine a un dittongo, che può essere discendente (per es. au nell’ital. autore) o ascendente (per es. iu nell’ital. fiume). A loro volta le consonanti occlusive nasali ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. Tradizionalmente, il dittongo è considerato...
Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...