onerare
v. tr. [dal lat. onerare, der. di onus onĕris «onere, peso»] (io ònero, ecc.). – Nell’uso letter., caricare, aggravare: L’Ode, foggiata di parole eterne, ... Onerava di gloria la carena (D’Annunzio). [...] di contribuenti particolarmente onerata da tasse, da imposte. ◆ Part. pass. onerato, anche come agg. e s. m. (f. -a), in diritto, riferito al soggetto a carico del quale è posto un onere previsto dall’ordinamento giuridico e, in partic., in materia ...
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onerosita
onerosità s. f. [dal lat. tardo onerosĭtas -atis]. – Il fatto di essere oneroso, cioè pesante, gravoso: o. di un tributo, di un’imposizione; o. dei negozî giuridici. In partic., è detta o. [...] eccessiva, in diritto, una modificazione, dovuta al verificarsi di avvenimenti straordinarî o imprevedibili, delle condizioni in cui deve avvenire la prestazione del debitore, così da far apparire questa oltremodo gravosa, sia per sopravvenuto ...
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giusdicente
giusdicènte s. m. [comp. del lat. ius «diritto» e dicens -entis, part. pres. di dicĕre «dire»; cfr. giuridico, giurisdizione, di composizione analoga], letter. – Chi amministra la giustizia, [...] sinon. dotto di giudice (o anche, con funzione aggettivale, di giudicante): il duca stette fermo così in recusar di concedere al papa giusdicenti in Mantova (Sarpi); l’organo amministrativo giusdicente, ...
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giusrealismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius reale «diritto reale», sul modello di giusnaturalismo]. – Nella filosofia del diritto, orientamento di pensiero (denominato, più comunemente, realismo giuridico) [...] il complesso di tutte quelle teorie, anche molto diverse l’una dall’altra, che privilegiano l’effettività del diritto e la sua applicazione all’esistente (in termini, soprattutto, di comportamenti e atteggiamenti sociali) a scapito degli eccessi ...
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lite
s. f. [dal lat. lis litis]. – 1. a. Contesa aspra e violenta a parole, contrasto animoso tra due o più persone; è di solito più accesa e grave del litigio, con espressioni irose, offensive, con [...] , affogare nelle l.; vincere, perdere la l.; giudicare, decidere una l.; comporre o conciliare una lite. In partic., in diritto, l. temeraria, espressione con la quale si indica la condizione di chi agisce in un giudizio civile con malafede o colpa ...
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bartolista
s. m. (pl. -i). – Seguace del giurista Bartolo da Sassoferrato (1313 o 1314-1357); in partic., furono così chiamati, spec. dall’inizio del sec. 15° in poi, i giuristi fedeli al modo italiano [...] d’insegnare il diritto, prevalentemente pratico e contrapposto come tale al modo francese, essenzialmente storico e filologico. ...
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neutrale
agg. [dal lat. neutralis, der. di neuter «nessuno di due»]. – 1. a. In senso stretto, detto di nazione che non parteggia né per l’uno né per l’altro di due stati o di due gruppi di stati in [...] , essere, restare, mantenersi neutrale. Anche, che appartiene a nazione neutrale: acque n., porto n., nave neutrale. In diritto marittimo sono considerate, fino a prova contraria, merci n. quelle trasportate da una nave neutrale. b. Per estens., di ...
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commissorio
commissòrio agg. [dal lat. tardo commissorius, der. di committĕre «affidare»]. – Nel diritto romano, legge c. (lat. lex commissoria), o patto c., clausola accessoria del contratto per la [...] quale, in caso di inadempimento, l’altra parte è autorizzata a non adempiere le proprie obbligazioni o, se le ha adempiute, può richiedere la restituzione di quanto ha dato ...
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litigiosita
litigiosità s. f. [der. di litigioso]. – 1. Carattere di persona litigiosa; tendenza a litigare, a promuovere liti (anche giudiziarie). 2. Nel linguaggio giur.: a. Condizione di un diritto [...] che sia oggetto di contestazione giudiziaria: l. di un credito. b. Nella statistica giudiziaria, il rapporto fra il numero complessivo delle controversie civili in decisione davanti all’autorità giudiziaria ...
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pregiudizio
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire [...] cioè comprometta l’esecuzione di una eventuale decisione favorevole del giudice competente; spec. in frasi del tipo: senza p. dei miei diritti; senza p. di terzi; in p. di, con riferimento ad azione giudiziaria, civile o penale, proposta a carico di ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...