alimento
aliménto s. m. [dal lat. alimentum, der. di alĕre «nutrire»]. – 1. Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio in forza viva, fornisce i materiali di reintegrazione, [...] . alla sua passione. Anche, cibo spirituale: a. dell’anima; la sacra poesia, solo a. degli animi generosi (Foscolo). b. Nel diritto, gli alimenti, mezzi di sussistenza (che in taluni casi, come nei riguardi dei minori di anni 18, comprendono anche le ...
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visita
vìṡita s. f. [der. di visitare]. – 1. a. Il fatto di recarsi a casa di una persona o di una famiglia, per il piacere di rivedersi e di conversare insieme o per motivi particolari, o di andare [...] navi mercantili (o v. in mare), quella ammessa in tempo di guerra dagli usi internazionali secondo il diritto di v., cioè il diritto di uno stato belligerante di ispezionare le navi neutrali per accertare che appartengano effettivamente a uno stato ...
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nefasto
agg. [dal lat. nefastus, comp. della negazione ne e fastus: v. fasto1]. – 1. a. Nel diritto romano, era così definito tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. In partic., giorni n., [...] nel calendario romano (contrassegnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.; per estens., nell’uso mod., ...
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esomosia
eṡomoṡìa s. f. [dal gr. ἐξωμοσία, der. di ἐξόμνυμι «negare con giuramento»]. – Termine dell’antico diritto attico che indicava la dichiarazione, suffragata da giuramento, con la quale un cittadino [...] ateniese si diceva costretto per determinati motivi personali a rifiutare un ufficio o una liturgia; e anche, con altro sign., il giuramento con cui, nel processo, il testimone affermava di non sapere ...
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inabilitazione
inabilitazióne s. f. [der. di inabilitare]. – L’inabilitare, l’essere inabilitato. In diritto, la condizione in cui si trova il soggetto che, in considerazione del suo stato mentale o [...] fisico, sia stato dichiarato dall’autorità giudiziaria limitatamente capace di agire, per cui non può compiere atti eccedenti l’ordinaria amministrazione se non con l’assistenza del proprio curatore ...
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consuetudine
consuetùdine s. f. [dal lat. consuetudo -dĭnis, der. di consuetus «consueto»; cfr. costume]. – 1. Modo costante di operare e procedere; abitudine, usanza, tradizione, costume: ho la c. di [...] a regolare l’uniformità delle sacre funzioni nei varî monasteri di ogni ordine religioso. 2. Fonte di diritto costituita dalla ripetizione costante di un determinato comportamento da parte della generalità dei soggetti, accompagnato dalla convinzione ...
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smembramento
smembraménto s. m. [der. di smembrare]. – 1. Il fatto di smembrare, di smembrarsi, di venire smembrato, quasi esclusivam. nell’uso fig.: lo s. di una nazione, di una famiglia. 2. Nel diritto [...] canonico, s. (lat. dismembratio) di un beneficio, sottrazione – stabilita dalla competente autorità – di una parte del territorio o dei beni di un beneficio a favore di un altro beneficio o istituto ecclesiastico, ...
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qualificato
agg. [part. pass. di qualificare]. – 1. Che possiede determinate qualità e capacità, una qualifica o qualificazione specifica, i titoli e i requisiti richiesti: uno studioso, uno scienziato [...] di una particolare qualificazione o capacità professionale (qualifica intermedia tra operaio comune e specializzato). b. In diritto penale, delitto q. (e omicidio, furto q.), per cui sussistono circostanze aggravanti specificamente previste dalla ...
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riassunzione
riassunzióne s. f. [der. di riassumere, secondo il sost. assunzione]. – 1. L’azione di assumere nuovamente, il fatto di venire nuovamente assunto: r. di una carica, di un ufficio, di un [...] grado, ecc.; r. di una persona in un impiego, in un lavoro; r. in servizio, in ruolo. 2. In diritto processuale, r. della causa, proseguimento dell’azione civile, dopo una sentenza che pronuncia sul regolamento di competenza, dinnanzi al giudice ...
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obbligo
òbbligo (ant. òbligo) s. m. [der. di obbligare] (pl. -ghi). – Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni [...] stato, del proprio grado; obblighi d’ufficio; gli o. del matrimonio; obbligo degli alimenti, di fornirli a chi ne ha diritto per legge (v. alimento, n. 2 b); o. scolastico, periodo di istruzione obbligatoria e gratuita, impartita per almeno dieci ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...