recezione
recezióne s. f. – Variante di ricezione, meno frequente con senso generico, esclusiva invece nel linguaggio giur. per indicare l’azione, il fatto di recepire: r. di una norma, di un principio [...] giuridico nel proprio ordinamento; e, in storia del diritto, l’accoglimento del diritto romano (non tanto nei suoi singoli contenuti normativi quanto come patrimonio tecnico e dogmatico della scienza giuridica, nella rielaborazione fattane dalla ...
Leggi Tutto
inefficacia
inefficàcia s. f. [dal lat. tardo inefficacia]. – L’essere inefficace, di cosa che non ha prodotto l’effetto desiderato o è per sé stessa incapace di produrre effetto: i. di un rimedio, di [...] di un atto amministrativo che, pur avendo esistenza giuridica, non è operativo per mancanza di alcune condizioni; analogam., nel diritto privato, i. di un negozio giuridico, la condizione di un negozio giuridico che, pur essendo valido, non può ...
Leggi Tutto
uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, [...] ; riconoscere l’u. dei cittadini di fronte alla legge; l’u. fu uno dei principî fondamentali della rivoluzione francese. Nel diritto costituzionale si distingue un’u. formale, per la quale si riconosce a tutti gli uomini pari capacità giuridica, e in ...
Leggi Tutto
raccomandazione
raccomandazióne s. f. [der. di raccomandare]. – 1. a. Consiglio dato con tono di esortazione affettuosa o autorevole o anche velatamente minacciosa: ricòrdati delle r. della mamma; prima [...] di promuovere, in una zona determinata, la conclusione di contratti per conto dell’armatore o del vettore). b. In diritto internazionale, atto con cui enti, organizzazioni o conferenze internazionali rivolgono agli stati che ne fanno parte o che vi ...
Leggi Tutto
penalista
s. m. e f. [der. di penale] (pl. m. -i). – 1. Chi è competente o studioso di diritto penale. 2. Avvocato specializzato nel difendere cause penali. Anche come agg.: un avvocato penalista. ...
Leggi Tutto
postulare
v. tr. [dal lat. postulare «chiedere»] (io pòstulo, ecc.). – 1. a. letter. Chiedere, e per lo più chiedere con insistenza, fare istanza per ottenere, spec. soccorsi, favori, benefici, un incarico, [...] un impiego, e sim.: tanti nobilucci e nobilastri che ... postulavano l’ammissione nel suo patriziato (De Roberto). b. In diritto canonico, aspirare a essere ammesso in un ordine o in una congregazione religiosa. 2. Nel linguaggio giur. del passato, ...
Leggi Tutto
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] il saccheggio, la pubblica intimidazione; in senso lato, tutti i reati che attentano alla sicurezza della convivenza civile. In diritto l’espressione o. pubblico ha anche un sign. diverso da quello ora definito, intendendosi con essa il complesso dei ...
Leggi Tutto
testimoniale
agg. e s. m. [dal lat. tardo testimonialis (agg.)]. – 1. agg. a. In diritto processuale, di un testimone, dei testimoni: prova t. (v. prova, n. 5 a); esame t.; dichiarazioni testimoniali. [...] di un aspirante allo stato religioso o alla mancanza d’impedimenti o di irregolarità per gli ordinandi. 2. s. m. a. In diritto processuale, l’insieme dei testimoni addotti da una delle parti in un processo: il t. d’accusa; con altro senso, l’insieme ...
Leggi Tutto
aquiliano
agg. – 1. In diritto romano, stipulazione a., stipulazione novatoria ideata (sec. 1° a. C.) da Aquilio Gallo per facilitare il regolamento definitivo di conti tra due persone. 2. In diritto [...] romano e moderno, responsabilità a. (così detta dalla legge Aquilia, proposta a Roma dal tribuno Aquilio agli inizî del sec. 3° a. C.) o «extra-contrattuale», la responsabilità del risarcimento che deriva ...
Leggi Tutto
de facto
locuz. lat. (propr. «di fatto, effettivamente»). – Espressione usata nel linguaggio giur., per lo più accoppiata o contrapposta a de iure («di diritto»), per designare una situazione di fatto [...] non riconosciuta nell’ordinamento giuridico; in partic., nel diritto internazionale, è usata per indicare il tacito riconoscimento di un nuovo stato o del nuovo governo di uno stato preesistente, senza la pienezza delle conseguenze giuridiche ...
Leggi Tutto
In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...