neutralizzazione
neutraliżżazióne s. f. [der. di neutralizzare]. – L’atto, il fatto di neutralizzare o di essere neutralizzato, nei varî sign. del verbo: 1. In diritto internazionale, la condizione giuridica [...] stato che ha assunto l’obbligo di restare del tutto estraneo a qualsiasi conflitto bellico e conseguentemente acquista il diritto di veder rispettata da eventuali belligeranti la propria integrità territoriale. N. di luoghi, di cose, di persone, la ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] neutro, solo al sing., ciò che è giusto, la giustizia: volere, operare il g.; essere nel g., avere ragione; ciò che è dovuto di diritto, ciò che spetta: non chiedo che il g.; pagare il g., pretendere il g.; dare a ciascuno il g.; ha avuto il suo g ...
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preirneriano
agg. [comp. di pre- e del nome del giurista Irnerio (attivo nei primi decennî del sec. 12°)]. – Detto di giuristi, di scritti giuridici, e anche di istituti giuridici, anteriori al rinnovamento [...] degli studî di diritto che si compì verso il 1100 per opera di Irnerio: un’anonima compilazione p.; il diritto privato preirneriano. ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica [...] ) e la pragmatica (che studia i rapporti dei segni con chi ne fa uso). 3. In diritto, s. giuridica, studio del linguaggio prescrittivo e descrittivo del diritto, e cioè dell’insieme dei segni linguistici che lo compongono, ai fini di una corretta ...
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summum ius summa iniuria
〈... ini̯ùria〉 (lat. «il sommo diritto è somma ingiustizia»). – Aforisma giuridico con cui si vuol dire che l’uso rigoroso e indiscriminato di un diritto o l’applicazione rigida [...] di una norma può diventare un’ingiustizia. Nella forma citata, si trova in Cicerone (De Officiis I, 10); ma è sentenza più antica (cfr. Terenzio, Heautontimoroumenos IV, 5: ius summum saepe summa est malitia) ...
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compascolo
compàscolo s. m. [adattam. secondo pascolo dell’agg. lat. compascuus (comp. di con- e pascuum «pascolo»), nelle locuz. giur. ius compascuum «diritto di pascolare in comune» e ager compascuus [...] «terreno di pascolo comune»]. – 1. Istituto giuridico che risale al diritto romano e consiste in una forma di comunione di erbe da pascolo fra i proprietarî di fondi situati nella stessa zona, per cui a ciascuno di essi è consentito liberamente il ...
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trasferimento
trasferiménto s. m. [der. di trasferire]. – L’azione e l’operazione di trasferire, il fatto di venire trasferito. In partic.: 1. Cambiamento di sede, passaggio da una ad altra sede: t. [...] in altri sport, v. lista, n. 2 e. 2. Nel linguaggio giur., t. di un diritto, il passaggio da un titolare a un altro, che dà sempre luogo alla perdita di un diritto da parte dell’attuale titolare e all’acquisto a titolo derivativo da parte di un nuovo ...
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bonitario
bonitàrio agg. [der. della locuz. lat. in bonis (habere) «avere tra i (proprî) beni», espressione che nel diritto romano classico indicava la proprietà pretoria]. – Dominio b., o proprietà [...] b., locuzioni usate dai moderni storici del diritto romano per indicare la proprietà pretoria, tutelata cioè da azioni pretorie, in contrapp. al dominio quiritario, cioè la proprietà civile. ...
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dimissione
dimissióne s. f. [dal lat. dimissio -onis (der. di dimittĕre «mandar via, licenziare»); nel sign. 1, sull’esempio del fr. démission]. – 1. Il dimettere o il dimettersi da un impiego, da una [...] ; accettare, respingere le d.; dare le d. per motivi di salute, per ragioni d’età, per trasferimento, ecc. Nel diritto del lavoro, le dimissioni, se volontarie, costituiscono un recesso unilaterale del prestatore di lavoro dal contratto di lavoro a ...
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rimedio
rimèdio (ant. remèdio) s. m. [dal lat. remedium, der. del tema di mederi «medicare, curare»]. – 1. Nome generico di ogni preparato medicinale, o cura medica, o altro mezzo, adoperati per combattere [...] . fuorché alla morte; a mali estremi, estremi rimedî; meno com.: dove non c’è r. il pianto è vano. b. Nel diritto processuale, ogni mezzo offerto dall’ordinamento per ottenere la modificazione di un provvedimento del giudice (ha quindi sign. affine a ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...