confrónto s. m. [der. di confrontare]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di confrontare, di essere confrontato: fare il c. di due oggetti; mettere a c. le parole coi fatti; il c. delle impronte digitali [...] stesso che nei riguardi di (v. riguardo, n. 4 a): si è comportato male nei tuoi confronti. 2. a. In diritto penale, atto processuale consistente nel contraddittorio fra persone già esaminate o interrogate (fra imputati, fra testimoni, fra imputati e ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di [...] in cui sono sanciti i principî fondamentali che regolano la struttura e il funzionamento dello stato e dei suoi organi di governo, i diritti e i doveri dei cittadini: lo s. (o la costituzione, la carta costituzionale) di Carlo Alberto del 1848 o lo s ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] mai d’ombra, o disegnò col piede (Petrarca); sentire dolore, freddo e sim. nella p., in tutta la p.; camminare, reggersi diritto sulla p., con il busto eretto, non curvo; talvolta in contrapp. all’anima: Di ciò ti piaccia consolare alquanto L’anima ...
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continenza formale loc. s.le f. (giur.) Il requisito di misura, correttezza e moderazione espressiva che deve caratterizzare l’esercizio del diritto di critica, in particolare nell’àmbito dell’informazione. [...] o illeciti del datore di lavoro. (Giovanni Amoroso, Il whistleblowing all'italiana, Treccani.it, 2019, Il libro dell'anno del diritto 2019) • La continenza formale attiene invece al modo con cui il racconto sul fatto è reso o il giudizio critico ...
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continenza sostanziale loc. s.le f. (giur.) Il requisito dell’aderenza alla verità dei fatti, che deve caratterizzare l’esercizio del diritto di critica, in particolare nell’àmbito dell’informazione. ♦ [...] e alla latitudine dei fatti riferiti e delle opinioni espresse, in relazione all'interesse pubblico alla comunicazione e al diritto-dovere di "denuncia". Essa si riferisce quindi alla quantità e alla selezione delle informazioni in funzione del tipo ...
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rappresàglia (ant. ripresàglia) s. f. [dal lat. mediev. represalia, der. di prehendĕre «prendere»; propr., diritto di riprendere con la forza quanto bastasse a risarcire del danno patito]. – 1. Nel medioevo, [...] essere accordato dalla città a un suo cittadino, di rivalersi sui beni dello straniero inadempiente. 2. a. Nel diritto internazionale odierno, misura di autotutela, con la quale uno stato, quando si ritenga indebitamente leso nei proprî interessi da ...
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occupazióne s. f. [dal lat. occupatio -onis]. – 1. a. In genere, l’azione, l’operazione di occupare, cioè di prendere temporaneamente o stabilmente possesso di un luogo o di un bene, con mezzi legali o [...] di un fondo; l’o. delle fabbriche, dell’università; o. di una scuola; o. di case, di stabili abbandonati. Nel diritto penale, o. di aziende agricole e industriali, delitto previsto dal vigente codice penale, che punisce coloro che invadano o occupino ...
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fidùcia s. f. [dal lat. fiducia, der. di fidĕre «fidare, confidare»] (pl., raro, -cie). – 1. Atteggiamento, verso altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione positiva di fatti, circostanze, [...] di emendamenti e articoli di progetti di legge: il governo ha deciso di porre la questione di fiducia. 3. In diritto civile, f. testamentaria (o disposizione testamentaria fiduciaria), disposizione di testamento per la quale il soggetto che riceve il ...
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cura s. f. [lat. cūra]. – 1. a. Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività: dedicare ogni c. alla famiglia, all’educazione dei figli, ai proprî [...] fallimento; più genericam., amministrazione: la c. degli affari, dell’azienda, del patrimonio. b. In diritto romano, istituto di diritto pubblico che consisteva nell’attribuzione a magistrati straordinarî di compiti particolari che o non rientravano ...
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dignità s. f. [dal lat. dignĭtas -atis, der. di dignus «degno»; nel sign. 3, il termine ricalca il gr. ἀξίωμα, che aveva entrambi i sign., di «dignità» e di «assioma»]. – 1. a. Condizione di nobiltà morale [...] a una d.; conferire una d.; privare di una d.; decadere dalla d.; d. papale, vescovile; d. senatoria, ecc. Nel diritto canonico, ogni titolo beneficiale ed ufficio che, nei varî gradi della gerarchia ecclesiastica, ha annessa una certa preminenza e ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo...
diritto (dritto)
Andrea Mariani
Aggettivo, avverbio e sostantivo; generalmente appare la forma ‛ dritto ' in poesia (Rime, Commedia) e la forma ‛ diritto ' in prosa (Convivio), ma non mancano esempi di ‛ diritto ' in poesia. Considerate le...