chiamata
s. f. [der. di chiamare]. – 1. Atto del chiamare, e s’intende per lo più con la voce, ma anche con uno scritto o per mezzo di un segnale e, se si tratta di convocare a raccolta, con suono di [...] a domicilio; ch. alla ribalta (o assol. ch.), invito che il pubblico rivolge, con applausi e grida, ad attori o cantanti a presentarsi sul di note) con cui cominciava la pagina seguente. 3. In diritto: ch. di un terzo in causa, atto diretto a far ...
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saccheggio
sacchéggio s. m. [der. di saccheggiare]. – 1. a. L’azione di saccheggiare, il fatto di essere saccheggiato: ottenuta la vittoria, i soldati si abbandonarono al s. di città e villaggi; dopo [...] case abbandonate. Sotto l’aspetto giur., il saccheggio è considerato nel diritto penale (assieme alla devastazione, cui è strettamente imparentato) come un delitto contro l’ordine pubblico o, nel caso in cui sia commesso con finalità eversive, come ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] apparecchio radio che ha una bella voce. Voce!, invocazione gridata con cui il pubblico di un teatro, di una sala di spettacolo o di riunione, di Dante). Col sign. di voto, soprattutto nel diritto canonico, diritto di v. attiva e passiva (di essere ...
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intercessione
intercessióne s. f. [dal lat. intercessio -onis]. – 1. L’opera di chi intercede a favore di altri: fu graziato, o fu liberato, per l’i. di un alto personaggio; non avrei ottenuto nulla [...] l’obbligazione liberando il debitore (i. privativa) ovvero si obbliga insieme con il debitore (i. cumulativa). b. Nel diritto romano pubblico, opposizione, veto di un magistrato contro un suo collega avente nel collegio potestà pari alla sua, ovvero ...
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incompetenza
incompetènza s. f. [der. di incompetente]. – 1. Nel linguaggio giur., mancanza di competenza, cioè del potere necessario, da parte di un organo, a svolgere una determinata funzione. In partic.: [...] di giurisdizione del giudice adito. b. Nel diritto amministrativo, difetto di potestà amministrativa nell’organo che invaso le attribuzioni di un’autorità di un diverso potere pubblico. 2. Il fatto d’essere incompetente, mancanza di competenza ...
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dimissione
dimissióne s. f. [dal lat. dimissio -onis (der. di dimittĕre «mandar via, licenziare»); nel sign. 1, sull’esempio del fr. démission]. – 1. Il dimettere o il dimettersi da un impiego, da una [...] carica, da un pubblico ufficio; per lo più al plur.: presentare (burocr. rassegnare) le d.; lettera di dimissioni; accettare, respingere le d.; dare le d. per motivi di salute, per ragioni d’età, per trasferimento, ecc. Nel diritto del lavoro, le ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] , e quindi neppure nella Costituzione della Repubblica Italiana (nel cui progetto iniziale era tuttavia previsto). In diritto penale, r. a pubblico ufficiale, il reato di chi gli resiste con violenza o minaccia durante il compimento di un atto ...
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superficiario
superficiàrio agg. e s. m. [der. di superficie]. – Nel linguaggio giur., che riguarda il diritto di superficie (proprietà s.) o l’uso di una superficie (concessione s., in base alla quale [...] la pubblica amministrazione concede al privato l’uso di un suolo pubblico per erigervi una costruzione). Come s. m. (f. -a), titolare di un diritto di superficie. ...
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ripudio
ripùdio s. m. [dal lat. repudium, prob. connesso con pes pedis «piede» (propr., l’atto di respingere con il piede)]. – 1. L’azione, l’atto e il fatto di ripudiare chi è legato a noi affettivamente [...] . In partic., nel diritto matrimoniale di alcuni popoli (per es. nell’Antico Testamento, nel diritto romano, nella legge sacra ’eredità, rinuncia all’eredità; r. del debito pubblico, esplicita dichiarazione di uno stato di non volere riconoscere ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] e in partic. nel poker, avere la p., avere il diritto di pronunciarsi per primo sulle proprie intenzioni circa la prosecuzione del la p., iniziare un discorso, in un’adunanza o in pubblico; troncare a qualcuno la p. in bocca, interrompergli il ...
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pùbblico, diritto Complesso delle norme che regolano l'organizzazione e la funzione dello Stato o, in genere, degli enti forniti di sovranità. Il d.p. si suddivide in diritto amministrativo, diritto costituzionale, diritto finanziario, diritto...
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu anche la storia della nascita degli Stati...